• Bellocco Umberto cl. 37

    Processo Sant’Anna: chiesto un secolo di carcere per le cosche di Rosarno

    di Angela Panzera – Oltre cento anni di carcere. Li ha invocati questo pomeriggio il pm antimafia Matteo Centini durante la propria requisitoria effettuata nell’ambito del processo “Sant’Anna”. Alla sbarra ci sono 19 persone ritenute dalla Dda affiliate o contigue alle cosche di Rosano; nello specifico alla famiglia Pesce e ai Bellocco. Al gup Karin Catalano l’accusa ha chiesto che vengano tutti condannati. I soggetti alla sbarra rispondono, a vario titolo, di associazione mafiosa, armi, intestazione fittizia di beni e favoreggiamento. Tutti i reati-fine sono aggravati dalle modalità mafiose previste dall’articolo 7 della legge 203 del 1991. Il procedimento “Sant’Anna”, curato dai pm antimafia Alessandra Cerreti e Giovanni Musarò, scaturisce dagli esiti di due distinte attività investigative sviluppate dai Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Reggio Calabria in due periodi differenti: la prima, tra settembre 2012 e ottobre 2013, finalizzata alla cattura dell’allora latitante Giuseppe Pesce, detto “Testuni”, divenuto reggente dell’omonima cosca all’indomani della cattura, il 9 agosto 2011, del fratello maggiore Francesco cl.1978; la seconda, condotta tra i mesi di gennaio e giugno 2014, nei confronti di Umberto Bellocco, (suocero di Giuseppe Pesce) e di altri appartenenti all’omonimo sodalizio, di cui l’anziano boss è il capo fondatore. Determinanti per la prima tranche dell’inchiesta, le dichiarazioni della collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce. L’altra parte dell’indagine, condotta tra i mesi di gennaio e giugno 2014, ha riguardato quindi, la cerchia dei fedelissimi di Umberto Bellocco, l’anziano boss che dopo 21 anni di carcere, ci è ritornato il 16 luglio scorso, poiché avrebbe continuato a delinquere. Dalle carte dell’inchiesta emerge ancora una volta, che i Bellocco si stavano muovendo per cercare di aggiustare il processo in appello che vedeva alla sbarra molti affiliati. Uno degli arrestati infatti, Umberto Emanuele Oliveri intercettato diceva: “Ieri pensavo che mi portavo fuori a mio frat…e invece gli hanno confermato la condanna“. Secondo gli investigatori i Bellocco si stavano muovendo per cercare di aggiustare il processo in appello : “è ora ci stiamo muovendo x tutti i miei parenti di vedere di aggiustarci sto processo“. E non è la prima volta che la ‘ndrina è scevra dal condizionare le decisioni dei giudici.

    Nel dettaglio le richieste del pm Centini:

    Salvatore Barone 13 anni e 4 mesi

    Domenico Bellocco 10 anni e 8 mesi

    Umberto Bellocco 18 anni e 9 mesi

    Giuseppe Ciraolo 10 anni

    Michele Forte 8 anni e 8 mesi

    Elvira Messina 12 anni e 8 mesi

    Francesco Oliveri 10 anni

    Umberto Emanuele Oliveri 14 anni e 8 mesi

    Antonella Bartolo 2 anni e 8 mesi

    Rosanna Bartolo 2 anni e 5 mesi

    Domenico Bartolo 2 anni e 9 mesi

    Antonella Bruzzese 2 anni e 9 mesi

    Domenico Corrao 2 anni e 5 mesi

    Francesca Spagnolo 2 anni e 5 mesi

    Fabio Cimato 2 anni e 5 mesi

    Massimo Paladino un anno e 9 mesi

    Biagio Sergio 2 anni

    Mercurio Cimato un anno, 9 mesi e 10 giorni

    Salvatore Zangari un anno e 9 mesi

    Giorgio Antonio Seminara un anno e 9 mesi