Il presidente della Regione Mario Oliverio, è stato ricevuto questa mattina da Papa Francesco in Vaticano. La Calabria ha, dunque, con questo incontro, ufficialmente consegnato l’albero donato dalla regione per le festività natalizie al Pontefice (LEGGI QUI LA NOTIZIA). Dopo un breve saluto, il neo eletto governatore regionale ha chiaramente incentrato il suo discorso su quelle che sono le problematiche che la Calabria sta affrontando: “Da pochi giorni – ha detto Oliverio – ho assunto la responsabilità di guidare la regione più sofferente sul piano sociale ed economico, ma anche la più accogliente e generosa d’ Italia”. Nelle Parole di Oliverio c’è anche un passaggio sulla criminalità organizzata, contro cui papa Francesco proprio durante la visita in Calabria, ha rivolto una dura scomunica (APPROFONDISCI QUI VISITA DEL PAPA IN CALABRIA). “Ho apprezzato molto – ha aggiunto il presidente – la forza del suo Messaggio di contrasto alla criminalità ed alla sua devastante funzione, in occasione del Suo viaggio in Calabria a Cassano all’Ionio”. E conclude con una richiesta di aiuto e di benedizione sul suo prossimo e complicato operato alle prese con tutte le emergenze che attanagliano la regione. “Conto molto – ha concluso Oliverio – sul Suo aiuto e sostegno, sulla Sua preghiera e su quelle della Chiesa in quest’opera difficile a cui mi accingo. Sono sicuro che non mancheranno. I calabresi, Le sono devoti e le saranno grati Tanti affettuosi auguri di Buon natale”.

Oltre ad Oliverio, in Vaticano, questa mattina sono stati ricevuti dal Pontefice anche le delegazioni provinciali di Verona e di Catanzaro, che hanno territorialmente donato presepe e albero. A guidare i catanzaresi il presidente della Provincia Enzo Bruno. Assieme a Bruno, l’arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone, anche tutti i consiglieri provinciali di Catanzaro, una nutrita rappresentanza che comprendeva anche parlamentari e consiglieri regionali, tra questi il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, Brunello Censore, il consigliere regionale Antonio Scalzo e molti amministratori e sindaci della provincia, tra cui il sindaco di Fabrizia, da dove proviene fisicamente l’abete bianco, Antonio Salvatore Minniti. Proprio sui due simboli del natale Papa Bergoglio ha incentrato il suo discorso d’accoglienza.

“Il presepio e l’albero di Natale – ha sottolineato il Papa – sono segni natalizi sempre suggestivi e cari alle nostre famiglie cristiane: essi richiamano il Mistero dell’incarnazione, il Figlio unigenito di Dio fattosi uomo per salvarci, e la luce che Gesù ha portato al mondo con la sua nascita. Ma il presepe e l’albero toccano il cuore di tutti, anche di coloro che non credono, perché parlano di fraternità, di intimità e di amicizia, chiamando gli uomini del nostro tempo a riscoprire la bellezza della semplicità, della condivisione e della solidarietà. Sono un invito all’unità, alla concordia e alla pace; un invito a fare posto, nella nostra vita personale e sociale, a Dio, il quale non viene con arroganza ad imporre la sua potenza, ma ci offre il suo amore onnipotente attraverso la fragile figura di un Bimbo. Il presepe e l’albero portano quindi un messaggio di luce, di speranza e di amore”. “A voi qui presenti- ha concluso – alle vostre famiglie e a tutti gli abitanti delle vostre Regioni, Veneto e Calabria, auguro di trascorrere con serenità ed intensità il Natale del Signore”. Papa Francesco ha anche ricordato che “i valori del cristianesimo – ha detto – hanno fecondato la cultura, la letteratura, la musica e l’arte delle vostre terre; e ancora oggi tali valori – ha affermato – costituiscono un prezioso patrimonio da conservare e trasmettere alle future generazioni”