Ad aprire ieri sera la sezione “Tabularasa Alone”, ci ha pensato il magistrato della Procura di Locri Salvatore Cosentino che, insieme alle giovani reggine Alessandra e Chiara de’ Liguoro e Valentina Calarco, ha messo in scena la nuova piéce teatrale: “Eva non è ancora nata”, ispirata, nel titolo, ad una canzone di Giorgio Gaber del 1978. Cosentino nel suo monologo, “rifigura” la bellezza della dignità della donna attraverso la descrizione delle ultime leggi che la tutelano, ma anche di quelle leggi sbagliate, più risalenti nel tempo, che spesso l’hanno mortificata. Al centro quindi, la solitudine dell’uomo viene messa a nudo, una solitudine rivista dall’attore Cosentino e dalle allieve del Centro studi Quasimodo diretto da Enzo de Liguoro. Ad apprezzare la pregevole esibizione, l’attento pubblico di Tabularasa che, a fine spettacolo, non si è risparmiato facendo lunghi applausi al giudice e alle giovani promesse abili a “catalizzare” la scena con musica e parole.
Particolarmente soddisfatto dell’esibizione fatta dalle sue allieve, l’attore reggino de’ Liguoro che nel mettere in evidenza come “in pochi giorni Alessandra, Chiara e Valentina siano riuscite a prepararsi per affiancare nel miglior modo possibile il magistrato in un monologo particolarmente complesso”, ricorda l’attività quotidiana del Centro Studi Quasimodo che, presente sul territorio con attività e vari laboratori, continua il suo percorso artistico e culturale dopo l’ottimo risultato registrato nel comune di Bova, con una nuova collaborazione con il comune di Locri e Roccella.
