di Clara Varano – “Grillo in parole povere” è il titolo del libro di Toni Jop che ieri è stato al centro della discussione di Tabularasa tra l’autore, gli ideatori della rassegna, Giusva Branca e Raffaele Mortelliti, e Furio Colombo. Una raccolta di appunti del giornalista su quello che viene ormai definito il nuovo “fenomeno” politico. Un’analisi che parte dalla nascita del Movimento 5 Stelle, fino ad oggi. Tutto, però, con un punto di vista da osservatore imparziale, raccontando semplicemente i fatti. La prefazione del libro, edito Città del Sole, è affidata alle note analitiche e critiche di Furio Colombo, che parla di una “non politica”, alla quale si è giunti, tuttavia, attraverso 3 fasi storiche fondamentali per il nostro Paese: le 3 epoche della nostra vita pubblica. Colombo, sul palco di Tabularasa riassume, introducendo Jop, il percorso fatto da istituzioni, politici e cittadini a partire dalla fine degli anni ’80. Tutto è concatenato ed ha condotto all’attuale situazione di degrado della nostra società. “La prima Repubblica – ha esordito Colombo – ha messo con forza la mano in un vespaio ed ha rivelato la propria inadeguatezza all’elettorato, mostrando di non essere all’altezza del cambiamento. Quando la gente ha gettato le monetine sull’uomo politico, non lo ha fatto, pensando a quello che rappresentava, ma alla persona. Oggi le cose stanno in modo diverso”. Colombo sottolinea come “nel ventennio berlusconiano questo rispetto per le istituzioni sia stato svuotato. Questo è accaduto – ha sottolineato Colombo – attraverso l’elogio del silenzio rispetto al passato. Berlusconi ha spezzato il rapporto con i valori che erano conseguenti al Fascismo e lo ha fatto con la tattica del populismo”. Alla situazione di oggi, larghe intese e Grillo, “si arriva – ha dichiarato il giornalista – dopo essere stati governati per vent’anni dal malaffare, da malavita e mafia. Le istituzioni sono state trattate come automobili dell’autoscontro. Politici contro giudici, ministri contro Csm. Un vero e proprio attacco contro le istituzioni nel tentativo di distruggere il terzo potere dello Stato, quello Giudiziario ed è inammissibile. Quello che io mi domando è: Come si può fare intese e riforme con chi in 20 anni ha cercato di svalutare il più possibile le istituzioni?”. Tutto questo, secondo l’analisi di Colombo, condivisa da Jop, ha portato alla nascita del fenomeno di Grillo, che “non è diverso dalla nascita del fenomeno di Berlusconi prima e di Bossi e la Lega poi”, ha chiarito Jop. “Grillo – ha spiegato Jop – è il terzo di una catena fatta dello stesso materiale e con la stessa puzza del fascismo, come il berlusconismo e la Lega e noi giornalisti non possiamo esimerci, nell’obbligo morale e professionale che abbiamo, di raccontare tutto ciò. Non può essere tutto normale. A meno di non considerare l’anormalità italiana un fatto ordinario. La matrice dittatoriale del grllismo si evince dal suo atteggiamento di epurazione, di certi membri del M5S, che non andavano bene secondo una sua morale ed una sua etica, che impone a tutti. Tutto questo è possibile solo raccontando quotidianamente ciò che succede. Così viene fuori la pericolosità del sistema Grillo”. Il Movimento 5 Stelle “ è un luogo di potere, il cui linguaggio è stato perfetto al momento di irrompere e di spaccare gli equilibri e che adesso – ha chiarito Jop – al momento di essere costruttivo manifesta tutta la sua debolezza e inconsistenza”. “La condanna delle istituzioni e l’interruzione della critica vitale e produttiva – ha concluso Jop – manifestano tutta la pericolosità sociale di cui è portatore il movimento, in realtà ridottosi ad un brand. Grillo massifica ansie, preoccupazioni, inquietudini e paure dei cittadini ed intanto non tutela chi di interessi ne ha pochi e di diritti ancora meno”.
L’incontro è stato preceduto dalla presentazione, targata Tabula Kids, del volume di Maria Attanasio “Dall’atlante agli Appennini” (Orecchio acerbo).
La serata si è conclusa con il nuovo appuntamento TabularasaAlone, dedicato al viaggio di Fabio Macagnino scandito da musica, immagini e parole. “By the Jasmine Coast” (città del Sole edizioni) è il racconto di un grand tour visto con gli occhi di un tedesco adottato da questa terra.
(Foto di Antonio Sollazzo)
Video Interviste di Furio Colombo* e Toni Jop
(Video di Valentino Barillà)
*Intervista di Furio Colombo realizzata da Anna Foti