• Agenzia delle Dogane, Abramo: "Decisione dettata da buon senso e dalla legge"

    Catanzaro, dilaga l’accattonaggio: il divieto di Abramo

    Pugno di ferro del sindaco Abramo contro l’accattonaggio e lo sfruttamento di minori e disabili. Il primo cittadino, davanti al dilagare del fenomeno, ha firmato un’ordinanza che vieta tali attività, ma che punta anche a segnalare eventuali situazioni di effettiva indigenza e, quindi, intervenire con idonee misure sociali.
    Il provvedimento è stato già notificato alla Prefettura, alla Questura, al Comando provinciale dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e naturalmente alla Polizia locale. Già lunedì scatteranno i controlli.
    E’ fatto divieto – si legge nell’ordinanza – di porre in essere forme di accattonaggio molesto ed invasivo e/o con impiego di minori, anziani, disabili oppure simulando disabilità, in ogni spazio pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale, fino al 31/12/2014.
    La decisione si è resa necessaria a causa dell’aumento del fenomeno che si è registrato in questi ultimi mesi, al fine di prevenire o eliminare il grave pericolo e la minaccia dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, in particolare, sotto i distinti profili dell’offesa al pubblico decoro e della grave turbativa al libero utilizzo ed alla normale fruizione degli spazi pubblici, nonché all’insorgenza di fenomeni criminosi.
    Ultimamente – è scritto – si sono manifestate, e si continuano a verificare, situazioni ed atteggiamenti posti in essere da soggetti che, per le modalità talvolta minacciose, ostinate ed insistenti con le quali viene posto in essere il comportamento, rendono difficoltoso il libero utilizzo, la libera fruizione e l’accesso agli spazi ed alle aree pubbliche. Il fenomeno dell’accattonaggio, in questi ultimi mesi, è notevolmente aumentato, soprattutto nei luoghi di maggiore affluenza quali attività commerciali, nella zona dell’Ospedale Civile e del Corso Mazzini, poiché in tali aree viene effettuata anche attività di parcheggiatore e viene richiesta, a volte anche insistentemente, ai conducenti dei veicoli un’offerta economica. Tutto ciò crea potenziali situazioni di pericolo sia per i pedoni che per la circolazione dei veicoli, nonché per l’incolumità delle persone in genere, in quanto in molti casi l’accattonaggio viene effettuato in maniera tale da risultare molesto nonché mostrando o simulando menomazioni fisiche, utilizzando minori e/o animali, allo scopo di impietosire ulteriormente i cittadini, cercando di incidere così sul sentimento di pietà di questi ultimi al fine di ottenere in maniera più agevole dazioni di denaro. Risulta, pertanto, opportuno vigilare su tali condotte, sia per segnalare eventuali situazioni di effettiva indigenza e, quindi intervenire con idonee misure sociali, sia per prevenire e contrastare l’insorgenza di fenomeni criminosi dediti allo sfruttamento di minori e disabili, sia, ancora, per evitare le conseguenti situazioni di degrado sociale ed urbano.
    “Chiunque violi i disposti dell’ordinanza antiaccattonaggio ordinanza è soggetto all’applicazione della sanzione amministrativa da un minimo di euro 50.00 ad un massimo di euro 300.00, con un pagamento in misura ridotta pari ad euro 100,00, così come stabilito dalle disposizioni di cui all’art. 16 della Legge n. 689/1981.
    E’, altresì, prevista la sanzione accessoria del sequestro cautelare del denaro, provento della violazione, nonché delle attrezzature impiegate nell’attività di accattonaggio e l’eventuale confisca amministrativa ai sensi dell’art. 20, comma 3, della sopracitata Legge n. 689/1981. Il denaro oggetto di sequestro dovrà essere devoluto alla Caritas diocesana di Catanzaro”.
    Tale divieto è in vigore fino alla fine del 2014. Nel nuovo anno si valuterà lo stato della situazione ed eventualmente si provvederà in merito.
    Non costituiscono accattonaggio o mendicità, e pertanto per esse il presente divieto non vige, le collette organizzate da istituzioni o associazioni a ciò titolate in virtù delle norme vigenti in materia.

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