
Il leader dei medici di base calabresi (1.780 iscritti), che si e' detto ''molto amareggiato per il meccanismo di denigrazione della categoria che si e' innescato'', ha incontrato i giornalisti a Catanzaro per chiarire la posizione della Fimmg dopo che l' assessore Lo Moro aveva denunciato la presenza nella regione di circa 400 mila assistiti inesistenti che gravavano per circa 30 milioni di euro. Sulla vicenda ha aperto un' inchiesta la Procura della Repubblica di Catanzaro.
Esaminando i numeri non si riesce a capire da dove e' venuto fuori il dato sbandierato dei 400 mila perche' si evince che mai la Regione Calabria ha effettuato pagamenti ai medici superiori al dato numerico della popolazione. Anzi, i medici di base sono stati retribuiti sempre al di sotto della reale popolazione.
La Regione percepisce le quote di ripartizione del fondo sanitario in base alla popolazione residente e le aziende quelle relative ai residenti nel loro territorio. Pertanto un gran numero di assistiti non vengono mai retribuiti ai medici. La domanda e' le quote di finanziamento in eccesso, rispetto al realmente corrisposti, che fine fanno?''.
Secondo Gallucci, inoltre, ''ci troviamo di fronte da una parte a funzionari regionali estremamente ignoranti e dall' altra a una voglia, evidentemente da parte dell' assessore, di trovare scoop per sottacere i problemi veri e i veri buchi del bilancio che si verificano in ben altri settori.
La nostra categoria si conferma seria ed onesta oltre che libera dal punto di vista politico. Abbiamo seri dubbi – ha detto ancora il segretario della Fimmg calabrese – sulla correttezza dell' assessore Lo Moro e se questi sono i dati chiediamo senza esitazione le sue dimissioni.
Abbiamo grande stima, ma pretendiamo le sue scuse se si ha in animo di ripristinare una collaborazione che da parte nostra e' stata sempre fattiva''.
''Non temiamo l' inchiesta della Procura della Repubblica – ha detto ancora Gallucci – ma anzi invitiamo i magistrati a indagare per mettere sotto la lente d' ingrandimento i problemi reali. Cosi' come abbiamo piu' volte interessato la Corte dei conti a verificare tutti i dati''. (ANSA).