Asl 11, a palazzo Tibi, si fa il punto della situazione. Il Direttore generale Lidia D’Alessio insieme al suo staff, incontra la stampa per spiegare quanto fatto in questi sei mesi. Un’analisi che non poteva non partire dalla situazione pre-esistente. Contabilità frammentaria, maturazione di interessi passivi del 9.4% per debiti.
Strutture completate anche a fine anni ’90 ma mai collaudate e quindi non operative. Un rilevante contenzioso del personale anche per emolumenti dovuti. Solo per citarne alcuni. E se il segno meno, spiega la D’Alessio, regnava sovrano in materia amministrativa, non gode di buona salute nemmeno il comparto sanitario vero e proprio. Livelli di sicurezza al minimo, una spesa farmaceutica a crescita esponenziale, un parco ambulanze per il pronto intervento, a dir poco obsoleto. Insomma scelte e passi da fare obbligati per risanare l’azienda. Primo tra tutti: il pagamento di alcuni degli arretrati per gli anni 2002-03. quelli per gli anni successivi, saranno completati a breve. Due milioni, la somma decurtata dai fondi per affrontare il pregresso. Ma si guarda soprattutto avanti e si pensa all’Hospice che sarà attivo entro un paio di giorni. All’avvenuta apertura della nuova guardia medica di Villa San Giovanni e l’attivazione della struttura poliambulatoriale, completata cinque anni fa e mai aperta. Adesso arriva anche il momento della verità. A breve sarà la fase del documento programmatico in cui nero su bianco verrà scritto il futuro della Asl 11, da presentare alla Regione. La D’Alessio parla chiaro e risponde a tono alle polemiche. Dalle nomine temporanee fatte per i vertici in questi mesi di emergenza, ala legittimità della rilevazione automatica delle presenze. E aggiunge. Quest’anno rispetto a quello precedente non è stato stanziato nemmeno un euro in più. La situazione certo non è certo la più rosea. Nessun pareggio in bilancio è possibile in tempi brevi. Ma questa è la sua ricetta. Prendere o lasciare. Lei annuncia anche che rimetterà il suo mandato alla Giunta regionale che le ha affidato l’incarico, al momento della decisione. Sarà la Regione stessa a scegliere la strda da intraprendere e quindi la riconferma per il futuro della Asl 11.