Come sempre, anche questa mattina, hanno risposto in tanti all’annuale appuntamento con la “Gerbera gialla”. La manifestazione antimafia organizzata da Adriana Musella del coordinamento “Riferimenti”. All’incontro con gli studenti al cine-teatro Odeon, erano presenti tra gli altri: il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il prefetto di Reggio Luigi De Sena ed Elisabetta Caponnetto, vedova del giudice
Antonino Caponnetto, creatore nel 1983 del pool antimafia di Palermo. “Nonna Betta” come si è presentata ai ragazzi, ha parlato del marito, “nonno Nino”, spronando i giovani a proseguire nel loro impegno e di “non ritenersi il futuro perchè loro sono il presente”. Ai ragazzi il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso ha raccontato le fasi che hanno preceduto l'arresto di Bernardo Provenzano e l'impegno delle forze dell'ordine contro la mafia. Ed a margine della conferenza ha aggiunto: “Il messaggio che abbiamo dato è di speranza, di costruire insieme un mondo migliore. Ma lo devono fare soprattutto gli adulti e sono i giovani che devono spingerli a farlo. Noi gettiamo dei semi che speriamo possano germogliare. Il nostro obiettivo, con manifestazioni del genere, è quello di creare una cultura della legalità sempre più diffusa”. “Ho visto un cambiamento dopo l’omicidio Fortugno. Qui non c’è più la solitudine, non c’è più la rassegnazione. Ci sono stati i giovani di Locri che hanno fatto accendere i riflettori su tutta quanta la Calabria. Si sta lavorando per cercare di migliorare la situazione. In questo ci vuole la collaborazione di tutte le istituzioni, locali, provinciali e regionali. Ma anche di quelle nazionali che hanno mandato qui gli uomini migliori per cercare di migliorare le condizioni di vita della Calabria”