• Oliverio Capotreno

    Calabria treno immobile, da Roma pronto ultimatum a Oliverio. Il capotreno è avvisato

    Sdoppiamento di personalità o, più semplicemente confusione politica.
    Eppure non dovrebbe essere così complicato: chi è eletto per governare deve principalmente governare e rispondere ai bisogni del territorio.
    Supermario Oliverio, invece, in attesa che, come ha detto lui stesso “la ricreazione” – che dura da quasi due anni – “sia finita” e, se Dio vuole, si cominci a governare, si occupa quasi esclusivamente di attaccare su tutti i fronti l’operato del Governo centrale.
    Le tematiche sono le più varie, la sanità è quella più gettonata, ma ultimamente il Governatore si è financo accorto, in pieno agosto, che saranno numerosi i docenti calabresi costretti ad emigrare.
    Eppure…si vede veramente che prima o poi le cose le capiscono tutti.
    Questo modo curioso di gestire la lotta (politica) ed il governo (di poltrona), nel frattempo a Roma ed ai vertici renziani non solo non va giù, ma ha proprio stufato.
    Eh si, perché il Pd attraverso il doppio forno di Mario Oliverio si ritrova ogni giorno ‘cornuto e mazziato’.
    Mazziato dal Governatore rispetto alle scelte centrali e cornuto perché comunque, tecnicamente, il Pd è responsabile anche dell’assoluto non governo della Regione Calabria.
    La pazienza, fanno sapere i rumors che filtrano dalle calde stanze romane ancora operose tra sedute calienti in Parlamento e ultima riunione del CdM, sta ormai esaurendo gli ultimi respiri e la clessidra ha quasi terminato il suo percorso.
    Il tutto, peraltro, va letto anche nell’ottica dell’evidente rafforzamento regionale dell’ala renziana, successivo ai risultati del consiglio metropolitano di Reggio (che, giova ricordarlo, sul piano politico, ha un peso notevole, trattandosi, la Città metropolitana, di un Ente dall’autonomia e peso specifico marcati).
    L’immobilismo della Giunta Oliverio (che, ricordiamo, ci ha messo mesi e mesi di stasi dichiarata prima di comporsi) ha del surreale, tale è la sua evidente plasticità in tutti i campi.
    La pausa di Ferragosto per Oliverio suona un po’ come il gong per il pugile alle corde, ma la sosta all’angolo è limitata.
    Da Roma attendono di comprendere quale sarà l’atteggiamento di Oliverio al rientro sul ring, in attesa che, parafrasando Nanni Moretti, da Palazzo Alemanni giunga qualcosa, anche una parola, non soltanto di sinistra, ma anche di Governo (regionale) e non solo di opposizione al Governo nazionale.
    Da ottobre all’interno della strana coalizione di Governo della Calabria, il Pd di Renzi e dei suoi uomini romperanno gli indugi.
    I Calabresi, nel frattempo, aspettano, muti come sempre.
    D’altra parte un detto siciliano ammonisce che “simu noi autri chi avimu a spittari u trenu, non è u trenu chi avi a spittari a noautri…”
    Il Capotreno, però, è avvisato…