Conclusa la lunga premessa che ha quasi del tutto “bocciato” i conti della Regione, il presidente Ginestra si è addentrato nei conti della Regione Calabria evidenziando le risultanze complessive. “La Regione Calabria ha presentato al dicembre 2014 un avanzo di amministrazione pari a 2.500.083.859,74 euro, avanzo, però – ha detto Ginestra – del tutto fittizio. L’avanzo, infatti, non risulta capiente per coprire i vincoli che gravano sulla Regione Calabria. Allo stato dell’analisi, difatti, si evidenzia un netto negativo, che possiamo tranquillamente chiamare buco di bilancio, pari a più di trentadue milioni di euro. Situazione peggiorata rispetto al 2013. Tutto questo poteva essere evitato con l’adozione di adeguati quanto dovuti correttivi durante l’esercizio finanziario, in modo da evitare che gli impegni di spesa superassero le risorse accertabili”.
La Sezione di Controllo ha, inoltre, espresso “particolari riserve sulla modalità di contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità nella disponibilità della Regione sulla base di contratti stipulati con il Ministero dell’Economia e Finanze, che hanno comportato come conseguenza un ampliamento della spesa pregiudicando l’equilibrio di bilancio”
Tra queste risultano quelle relative al pagamento dei debiti sanitari del 2013 per un importo pari a più di 89 milioni di euro. “Tali spese – secondo quanto risulta dalla relazione della Corte – sono state destinate alla copertura del debito sanitario cumulato al 31 dicembre 2012, su cui non risultano effettuati pagamenti né impegni. La Regione ha coperto le medesime con le entrate derivanti da tale anticipazione mentre avrebbe dovuto essere costituito un fondo vincolato”.
Clara Varano