La Corte dei Conti del Lazio ha assolto il presidente dell’Anas Pietro Ciucci dall’accusa di ‘danno erariale’ in riferimento all’appalto per la realizzazione del secondo megalotto della strada statale 106 Jonica.
Il procedimento in questione, spiega una nota di Anas, “riguardava il riconoscimento da parte dell`Anas dell`importo di circa 47 milioni di euro al contraente generale Co.meri in relazione alla realizzazione del secondo megalotto della statale 106, a fronte di riserve iscritte per oltre 350 milioni di euro. Una cifra pari a circa la metà di quanto riconosciuto dalla commissione di accordo bonario di cui all`articolo 240 del Codice dei contratti pubblici”.
Nella sentenza la Corte dei Conti rileva che per il presidente Ciucci non è “rinvenibile il presupposto di una condotta colposa, tanto più grave”, in quanto non è stato chiarito “in base a quale specifica competenza e, soprattutto, a quali strumenti tecnico-giuridici avrebbe potuto (o dovuto) ribaltare un giudizio formulato da esperti di indubbia professionalità specifica al termine di un iter procedurale conclusosi con una netta riduzione dell`importo risarcitorio richiesto dall`appaltatore”.
La Procura Regionale della Corte dei Conti per il Lazio aveva chiesto la condanna, a titolo colposo, di Ciucci e di altri dirigenti e funzionari Anas per un presunto danno erariale quantificato in circa 17 milioni di euro. Con Ciucci sono stati assolti anche gli altri dirigenti Anas coinvolti.