Si respirava l’aria dei grandi appuntamenti ieri sera all’Hotel Excelsior. L’occasione d’altra parte era davvero speciale. Ospite d’onore della città: il governatore del West Virginia Joe Manchin. A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova. Una tre giorni quella di Manchin tra lo Stretto e le sue origini, all’insegna
del “Patto d’Amicizia tra West Virgina e la Calabria”, che siglerà oggi a Palazzo Campanella. Una sorta di documento che va a sancire nero su bianco relazioni diplomatiche e a carattere economico esistenti da tempo. Già, non è un caso infatti che questo stato americano sia tra quelli ad avere accolto il maggior numero di immigrati italiani. Lo stesso Governatore, nato a Fermont 58 anni fa, è nipote di una famiglia di minatori di San Giovanni in Fiore, arrivati nel nuovo continente ancora bambini. Nonché l’unico dei cinquanta governatori americani ad avere discendenze italiane. Importante il suo impegno verso questa comunità cui sente di appartenere a pieno titolo, dice. Non ultimi, i suoi interventi in materia legislativa riguardo i lavori nelle miniere. Anche i suoi nonni lavoravano a Monogah. Un nome e un luogo tristemente noto per quel 6 dicemrbe 1907 quando a morire furono un migliaio di persone. Il più tragico incidente per l’America e l’emigrazione italiana. “Quanto Manchin sta facendo ed ha fatto, ha ribadito il presidente Bova, è non solo importante, ma anche il modo più bello per ricordare quelle persone”.
Famiglia, amore per il lavoro, rapporti economici, sono stati gli argomenti clou che hanno animato la serata dell’Excelsior. Molte le similitudini ha detto Manchin tra la nostra regione e il West Virginia. L’immigrazione giovanile in primis. Da qui l’importanza e la voglia di poter gettare concretamente le basi di nuovi rapporti anche commerciali per poter creare lavoro su l’una e l’altra sponda dell’Atlantico.
Nel pomeriggio il Governatore insieme alla moglie Gayle Connelly, che si è detta “entusiasta per l’accoglienza ricevuta”, si trasferirà insieme al suo staff a San Giovanni in Fiore da dove partirono i suoi nonni oltre un secolo fa, per ricevere la cittadinanza onoraria.
Nella giornata di domani invece la visita al mausoleo in memoria delle vittime della miniera di Monogah. Un desiderio profondo e molto personale quello di Manchin che più volte aveva espresso la volontà di venire a visitare la Calabria. Una promessa che aveva fatto allo stesso vice presidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno nel loro ultimo incontro a New York in occasione del Coluimbus Day quando su iniziativa dello stesso Bova ricevette il “Premio calabresi illustri” da cui nacque poi il gemellaggio tra lo Stato del West Virgina e la Calabria, oggi sancito nero su bianco nel nuovo “Patto d’Amicizia”.