Milano sotto shock per l’accoltellamento avvenuto giovedì sera nel centro commerciale di Assago. Un uomo di 46 anni si è impossessato di un coltello da cucina tra quelli in vendita e ha sferrato dei fendenti contro cinque persone, prima che venisse fermato.
Una scena che assomigliava ad altre di matrice terroristica, ma che di terroristico sembra avere ben poco. Se non l’effetto di far versare sangue ai quattro feriti e aver tolto la vita ad un dipendente del supermercato.
Chi ha eseguito l’azione è Andrea Tombolini
L’uomo, 46 anni, viveva ancora con i genitori. Il Corriere della Sera lo ha definito un hikkikomori. La parola deriva dal giapponese e significa “stare in disparte”. E i problemi sociali dell’uomo derivavano da una vita solitaria, priva di amici e rapporti personali. Questo, però, secondo quanto rivelano i genitori mai lo aveva reso aggressivo.
Quell’aggressività che, di colpo, si è vista nell’accoltellamento di cinque persone. Le immagini di videosorveglianza raccontano la violenza con cui l’uomo, aramto di coltello, sceglieva a caso le proprie vittime. Dieci giorni prima aveva provato a farsi del male. Una crisi lo aveva spinto a prendersi a pugni in testa ed in faccia.
In quell’occasione non venne ritenuto come candidato a tso, visto che non c’erano stati altri segnali. Era però arrivata una segnalazione per approfondimenti da parte dei servizi psichiatrici. Un piccolo intervento alla schiena, avuto nel recente passato, lo induceva a credere di essere molto malato.