di Pasquale De Marte – Minuto 96.30. La parata di Martinez ha negato a Canotto un gol che avrebbe cambiato la storia del campionato della Reggina, quantomeno di questa fase. Sarebbe stato l’1-1 che avrebbe ridato respiro ad una squadra che, invece, si trova a fare i conti con la nona sconfitta nelle ultime ultime undici partite.
Le grandi squadre, però, hanno un grande portiere che sa essere decisivo nei momenti cruciali. Hanno un attaccante come Coda che, nel primo tempo, ha rotto l’equilibrio di una partita che poteva essere complicata per i liguri. Portiere e centravanti di spessore restano elementi imprescindibili per chi vuole giocare un campionato d’alto livello.
Il resto è tutto contorno. Compresa una Reggina che sul piano del carattere ha dimostrato di essere viva, anche contro la squadra più forte del campionato. Una formazione quella amaranto che si è anche proposta con un nuovo modo di giocare che potrebbe rappresentare il futuro.
Reggina ccon il 3-5-2
Che non fosse una partita facile per la squadra di Inzaghi era noto. Non lo era a livello ambientale, con oltre quasi 30.000 tifosi pronti a spingere gli uomini di Gilardino a fronte dei 1500 amaranto. Non lo era perché davanti c’era l’avversario con il monte ingaggi più alto del campionato e lanciatissimo verso una dovuta promozione in Serie A.
La Reggina si è presentata alla sfida con un atteggiamento inedito, quantomeno nelle scelte iniziali. Il 5-3-2 con Bouah e e Di Chiara non si era mai visto prima della sfida a Marassi. Ne è venuta fuori una sfida in cui gli amaranto a lungo nel primo tempo hanno dimostrato di poter tenere botta contro i più quotati avversari.
La partita è stata particolarmente intensa, dove le due squadre si sono affrontate uomo contro uomo. Gli amaranto hanno persino dimostrato di poter creare qualche difficoltà agli avversari. A fare la differenza in una gioca sostanzialmente equilibrata. In questi casi a fare la differenza sono i giocatori di qualià e il Genona ne ha più di tutti.
Coda e Martinez hanno spostato gli equilibri
A sbloccare la pratita è stata una gran giocata di Coda, abile a sfruttare pochi metri di spazio generati da una palla recuperata da Sturaro, a fare centro. In seguito al gol del vantaggio, i grifoni hanno avuto diverse palle per il raddoppio approfittando di un vistoso sbandamento della squadra amaranto, enfatizzato dal valore dei calciatori avversari.
Nella ripresa la partita è rimasta sul filo dell’equilibrio, anche nel risultato. L’unica vera occasione creata è stata una conclusione di Menez, neutralizzata dal portiere Martinez. Per il resto c’è da mettere in archivio un secondo tempo in cui raramente la squadra amaranto è riuscita a portare la palla nell’area avveraria. Più volte, invece, si è avuta la sensazione che i padroni di casa potessero raddoppiare.
Siccome, però, l’1-0 è sempre un risultati in bilico, la squadra di Inzaghi è andata ad un passo dal pareggio. Un pallonetto sull’ultimo lancio spiovuto in area. L’ultima speranza vana di chi ha l’amaranto nel cuore. Il colpo di reni di Martinez ha negato a Canotto la gioia di un gol che avrebbe cambiato l’inerzia di questo momento.
SERIE BKT, 31ª GIORNATA
GENOA-REGGINA 1-0
Marcatori: 36′ Coda.
Genoa (3-5-2): Martinez; Bani (12′ Ilsanker), Vogliacco, Dragusin; Sabelli, Sturaro, Badelj (57′ Frendrup), Strootman, Criscito; Gudmundsson (94′ Salcedo), Coda (57′ Ekuban). In panchina: Semper, Aramu, Jagiello, Matturro, Lipani, Hefti, Puscas, Dragus. Allenatore: Alberto Gilardino.
Reggina (3-5-2): Colombi; Cionek, Camporese, Gagliolo; Bouah (66′ Rivas), Majer (66′ Fabbian), Crisetig, Hernani (77′ Gori), Di Chiara (83′ Cicerelli); Ménez, Strelec (77′ Canotto). In panchina: Aglietti, Contini, Liotti, Loiacono, Terranova, Bondo, Lombardi. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna. Assistenti: Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore e Daniele Marchi di Bologna. IV ufficiale: Adalberto Fiero di Pistoia. VAR: Luigi Nasca di Bari. A-VAR: Salvatore Longo di Paola.
Note – Ammoniti: Ménez (R), Cionek (R), Majer (R), Hernani (R), Badelj (G), Vogliacco (G), Gudmundsson (G), Gagliolo (R), Camporese (R). Espulsi: Sturaro (G) dalla panchina al 91′. Calci d’angolo: 5-2. Recupero: 6′ pt, 5′ st.