• Reggina sotto attacco mediatico e speciale lente d’ingrandimento del Var: come stanno le cose sulla presunta penalizzazione

    Meglio partire dalla premessa, dato che non tutti hanno voglia di approfondire le questioni.  La Reggina di Felice Saladini non ha problemi economici di alcun tipo. Paga tutti i calciatori ogni mese (e non a scadenza federale bimestrale). Tutti i dipendenti ricevono puntualmente lo stipendio, compresi quelli nelle scadenze non Figc

    Sta facendo notizia l’ipotesi che la Reggina possa subire una penalizzazione per presunti inadempimenti fiscali e previdenziali. C’è un “detto non detto” che ha creato una coda di titoloni ma che, di fatto, sta facendo leva su una non notizia.

    Ma meglio fare ordine. La Reggina ha onorato le scadenze (Anche quelle fiscali e previdenziali) di dicembre e lo farà a febbraio. Per aprile, invece, attende il via libera del Tribunale che, di fatto, porrà fine al completamento dell’opera di risanamento del club. Si tratterà dello step in cui sarà ufficializzato il cronoprogramma delle rateizzazioni di tutto il monte debitorio, comprese quelle fiscali e previdenziali di cui si fa cenno nella non notizia e che fanno capo alla precedente gestione.

    La Covisoc è perfettamente al corrente di questa procedura, tant’è che ha dato il via libera all’iscrizione al campionato. La società non ha ricevuto alcuna segnalazione e non sarà deferita. Ad aprile, invece, l’organo revisore dei conti del calcio italiano potrebbe segnalare alla Figc la necessità di vederci chiaro sulla situazione della Reggina (come è nelle sue facoltà). A quel punto il club amaranto, con in mano le carte bollate dal Tribunale, sarebbe in una botte di ferro.

    Fa, però, riflettere che una procedura che si conosceva già da tempo diventi oggetto di attenzione mediatica e venga fatta passare per un fatto straordinario. Lo sarebbe soltanto se la Reggina non avesse un piano già pronto e a cui mancano solo i timbri.

    Per certi versi c’è quasi una sensazione di accerchiamento per come si va a spaccare il capello su ciò che riguarda la Reggina. Come accadeva in estate, quando davano il club per morto nel Nord Italia e con una procedura di salvezza in corso. Come accade quando gli arbitri vanno o non vanno al Var. Quando analizzano ogni dettaglio se  c’è da togliere qualcosa alla squadra di Inzaghi, un po’ meno se c’è da dare.

    E l’esempio concreto (uno dei tanti, a dire il vero) lo si ha direttamente dalla partita di Palermo. Con un rigore enorme non concesso a Gagliolo (senza revisione al Var) e un rigore enorme dato ai siciliani pochi minuti dopo.

    Sarà casualità…