• Reggina, Denis: “‘C’è da stare uniti. Con il Pisa ho visto una squadra meno brillante. Forse serviva una maggiore rotazione degli uomini”

    “Ogni tanto parlo con Daniele Liotti. Ci sentiamo con Montalto e parliamo di Reggina“. Così German Denis, parlando ai microfoni di Radio Touring, ha rivelato quanto ancora stia seguendo le vicenda amaranto.

    L’ex squadra del Tanque viene da quattro sconfitte in cinque partite. “Penso  – ha dichiarato l’argentino – che ci sia stato un calo psicologico. Nell’ultima partita non mi è sembrata la solita Reggina, che gioca bene e con intensità. Ho visto una squadra meno bella da vedere. Si tratta di un periodo in cui bisogna stare attenti e cercare di fare punti, magari di non perdere. I risultati arriveranno nel momento in cui si riprenderanno tutti”.

    La squadra secondo Denis avrebbe beneficiato di una maggiore distribuzione del minutaggio, considerato che oggi sembra pagare qualcosa negli uomini . “Secondo me – ha dichiarato – la Reggina doveva ruotare un po’ di più, c’è un organico importante. Non è facile quando cinque-sei-sette partite con pochi minuti nelle gambe, anche se ti alleni a 2000. La partita è diversa e se non sei abituato  non è facile trovare il ritmo partita”.

    E sulla ppoco concretezza: “Vedo una squadra che tante volte arriva vicino alla porta, ma non vedo la lucidità che c’era prima. C’è fretta di risolveere i problemi e non si fa la scelta giusta. Serve pazienza e la svolta arriva

    Molte delle sperane di ripresa la Reggina le ripone nel rientro di Galabinov e nell’estro di Menez.

    “Andrej – ha spiegato El Tanque –  è un patrimonio della società. Non so come stia dopo l’infortunio. Jeremy invece continua a fare la differenza. Quando è in giornata sì può giocare dove vuole, quando non lo è lo metterei al centro per non perdere un uomo in fase di non possesso. A Gori, invece, manca continuità. Non si può far bene e far gol quando giochi poco”.

    Poi un messaggio per la piazza: “La cosa importante è che i tifosi credano nella squadra. Se oggi sono terzi è perché ci sono dei meriti. Bisogna stare uniti. C’è bisogno di tutti e oggi i dettagli fanno la differenza.

    “Ai tifosi – ha concluso – dico che ho legame con Reggio Calabria  che viene da tre anni straordinari. Mi auguro di che possano avere la possibilità di vivere di nuovo la Serie A, che sarebbe una cosa straordinaria”.