Intorno alle 16.30 di Giovedì 26 Ottobre, un violento terremoto (5.7 di
magnitudo, scala Richter) ha colpito il Sud Italia con epicentro nel
Basso Tirreno.
Siamo a fine Ottobre, ed è in atto un periodo meteorologico mite, caldo, con Anticiclone Sub-Tropicale.
Le previsioni per i primi giorni di Novembre dicono che potrebbe
esserci una notevole irruzione d'aria fredda, che ci farebbe piombare
in pieno inverno con molte settimane d'anticipo.
Era il 23
Novembre 1980 quando, con temperature miti ed una cupola potente di
Anticiclone Sub-Tropicale, un terremoto violento solo poco più di
quello di ieri, colpì il cuore dell'Irpinia uccidendo 3.000 persone.
Pochi giorno dopo una storica ondata di freddo e neve colpì il Paese Italiano.
23 Novembre 1980, sono quasi le 20.00 quando nel cuore dell'Irpinia, in
provincia di Avellino, un violentissimo terremoto ( Settimo grado di
magnitudo della scala Richter! ) sconvolse l'intera comunità
internazionale, distruggendo moltissimi Paesi di Puglia, Molise,
Campania e Lucania: furono 3.000 i morti, 10.000 i feriti ed oltre
300.000 gli sfollati senzatetto.
Torniamo adesso ai giorni
nostri: sono le 16.30 di Giovedì 26 Ottobre 2006, un forte terremoto (
quasi Sesto grado di magnitudo della scala Richter! ) fa tremare gli
edifici ( e soprattutto , di paura, le persone!) di tutto il Sud
Italia.
Dal punto di vista umano, è impossibile paragonare e
collegare i due fenomeni visti gli effetti devastanti del terremoto del
1980, e invece le conseguenze, praticamente nulle, di questa violenta
scossa di ieri…
Infatti, oltre alla paura, non c'è stato alcun tipo di danno, neanche nelle zone più vicine all'epicentro.
Dal punto di vista tecnico e scientifico, però, è impossibile non
paragonare tra loro i due episodi: anche il terremoto di ieri è stato
molto molto violento, sesto grado della scala Richter non capita tutti
i giorni.
Inoltre la scossa è durata circa 20 secondi, ed è stata avvertita in un'area vastissima, dalla Puglia alla Sicilia.
A questo punto, però, viene spontaneo chiedersi come mai ci sia stata
una differenza tale con due episodi tecnicamente abbastanza simili.
In realtà, ieri gli abitanti di Calabria, Sicilia e delle Isole Eolie, sono stati molto molto fortunati.
L'epicentro del terremoto è stato in mare, e non sulla terraferma, e
questo ha senza dubbio affievolito l'intensità delle onde sismiche
nelle zone abitate.
Inoltre, cosa molto importante, l'ipocentro
del terremoto è stato profondissimo: quasi 210 chilometri di profondità
nella crosta terrestre, sotto la superfice del basso Tirreno!
Una
profondità davvero notevole, che è stata proprio la causa della
vastissima estensione dell'area in cui s'è avvertita la scossa.
Se solo l'ipocentro fosse stato un pò più superficiale, e l'epicentro
in una zona di terraferma, anche ieri avremmo vissuto una tragedia
dovuta ai fenomeni estremi della natura, ma, per fortuna in questo
caso, la storia non si fa con i "se".
Dopotutto per gli
appassionati e gli studiosi di climatologia e meteorologia, accostare i
due episodi tellurici ( 1980 e 2006 ) è ancora più semplice, poichè sia
in quella fine Novembre 1980 che in questa fine Ottobre 2006 in Italia
si viveva, e si vive, un periodo caldo, mite, con un forte Anticiclone
Sub-Tropicale a mantenere il tempo bello, tiepido e soleggiato, nel bel
cuore dell'autunno.
Nei giorni successivi, tra fine Novembre
e inizio Dicembre 1980, una storica ondata di freddo colpì l'Italia con
nevicate abbondanti sin in pianura nel Centro/Nord e precipitazioni
abbondanti in tutto il Sud, nevose sull'Appennino a bassa quota.
Quello che accadrà adesso nel 2006, nei prossimi giorni, ancora non
possiamo saperlo ma, come da previsione, sembra che nei primissimi
giorni di Novembre avremo una forte ondata fredda proprio qui in
Italia!!!
Sono tutte strane coincidenze, probabilmente dei
casi … la scienza non ha mai lavorato in modo sinergico con la
statistica e con gli scherzi dei numeri, ed inoltre dal punto di vista
scientifico s'è sempre tenuto a precisare che il detto popolare e
proverbiale secondo cui "con il caldo ci sono i terremoti" è
assolutamente infondato.
Ma tutte queste coincidenze sopra elencate e descritte, davvero possono essere solamente un caso?
Davvero siamo sicuri di sapere già tutto, in modo scientifico, per quanto riguarda le scienze naturali ?
A mio avviso c'è ancora molto da scoprire, e non è detto che fenomeni
tellurici siano collegati con fenomeni climatologici e meteorologici,
per qualche variabile che magari oggi non viene considerata: il mondo
dell'atmosfera terrestre è così complesso e articolato, che è ancora
tantissima la strada da percorrere per poter avere la verità su tutto e
per poter sindacare in modo deciso e netto su alcune questioni che
ancora oggi lasciano con il fiato sospeso, per quanto hanno
dell'incredibile.
E proprio questo è uno di quei casi …
Peppe Caridi – 27 Ottobre 2006