• "Il mare e le spiagge della Calabria sono a rischio. Questo il (mio) bilancio dell'estate 2013"

    Con l’arrivo di Settembre ed il rientro, per molti, dalle ferie sta per volgere al termine la stagione estiva. E’ tempo quindi di bilanci, come dicono gli esperti, e per chi ha deciso di trascorrere gran parte delle sue vacanze a Reggio Calabria e provincia, l’estate 2013 non la si potrà certo ricordare in termini positivi… tuttaltro. Parlo, chiaramente, a titolo personale ma temo di rappresentare il pensiero di molti concittadini e turisti.

     

    Partiamo dalle condizioni delle spiagge e dell’acqua del mare.

    Durante le giornate di ferie trascorse quasi interamente a casa a Reggio insieme ad amici abbiamo avuto il piacere (poi rivelatosi dispiacere) di poter visitare come ogni anno tante località nei dintorni, da Bagnara a Scilla, Reggio e parte della costa ionica reggina (da Pellaro fino a Brancaleone). Mai come quest’anno abbiamo riscontrato uno stato di degrado inaccettabile: sulla costa ionica l’acqua del mare perennemente sporca; e se all’inizio, come negli anni scorsi, si pensava ad un caso (“sfortuna, domani sarà meglio”) con il passare dei giorni è diventata una regola. Su tutta la costa ionica non era più possibile fare un bagno in acque prive di rifiuti e liquami di ogni genere con conseguenze a volte drammatiche, soprattutto per i bambini che le cronache ci evidenziano essere finiti addirittura in ospedale con infezioni dopo un bagno al mare.

    Anche la perla dello Ionio, bandiera blu 2013, Roccella Ionica non si è purtroppo salvata. In questo caso vogliamo davvero credere che si sia trattato di “sfortuna” ma purtroppo nell’unica giornata di mare trascorsa a Roccella abbiamo, ahinoi, trovato l’acqua del lungomare, anche lì, inquinata da strane bollicine in superficie. Nulla da eccepire sulla ricettività turistica a cinque stelle della cittadina ionica, che merita davvero i complimenti, ma è evidente che se il tratto di mare inquinato è così vasto le cause non possono più essere solo relegate a puri casi di sfortuna o altro.

     

    Se andiamo poi ad analizzare lo stato delle spiagge tocchiamo un tasto davvero dolente.

    Con il passare degli anni alcune spiagge stanno pian piano scomparendo, inghiottite dalla forza del mare, questo sia sulla costa tirrenica (vedi lungomare di Bagnara) sia sulla costa ionica (spiaggia di San Pasquale a Bova che l’anno prossimo probabilmente scomparirà definitivamente).

     

    Non vado molto oltre perchè ritengo sia ormai davvero sotto gli occhi di tutti lo stato di degrado che ho riportato ma, nel caso specifico della città di Reggio Calabria, ci sarebbe infine da evidenziare, a parte la splendida rassegna di Tabularasa organizzata da Strill a Luglio, anche la totale assenza di eventi o manifestazioni durante il mese di Agosto ma su questo punto, quantomeno, le responsabilità e le cause sono ormai già molto chiare da qualche anno e sicuramente i problemi in città sono ben altri e molto più gravi.

     

    Quello che trovo però davvero inaccettabile è la totale incuria per i beni preziosi che Madre Natura ha donato alla Calabria, tra questi il mare e le spiagge, che dovrebbero essere preservate come l’oro.

     

    Il mio è un appello davvero accorato agli addetti ai lavori ed alle amministrazioni in vista dell’estate 2014. Sì, già da adesso perchè è bene che tutti coloro che devono e possono agire lo facciano immediatamente e seriamente, senza se e senza ma.

     

    La Calabria non può permettersi di perdere (anche) i turisti. Sveglia !!!

     

    Nino Rome

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.