Riceviamo e pubblichiamo:
L’insultante e vergognoso atteggiamento quotidiano tenuto da Bluvia, la società di navigazione delle Ferrovie dello Stato, sta rasentando la provocazione, il dileggio e l’allarme sociale.
Come è noto, dallo scorso mese di luglio Bluvia ha ridotto al lumicino, quasi annullato, i collegamenti degli aliscafi (o mezzi veloci) tra Reggio e Messina.
Infatti, da quella data, vi è un solo mezzo che svolge il servizio di collegamento a fronte di molte migliaia di pendolari (lavoratori e studenti), senza parlare di eventuali turisti, che quotidianamente devono raggiungere entrambe le sponde dello stretto.
Il drammatico paradosso è rappresentato dal fatto che, giornalmente, si assiste ad una sorta di ridicola lotteria il cui “premio” consiste nel riuscire ad imbarcarsi in una delle due corse, quella delle 06.50 e quella delle 08.30, utili al raggiungimento dell’obiettivo, vale a dire potere semplicemente andare a lavorare o a studiare.
Purtroppo, la lotteria, in quanto tale, non può essere vinta da tutti i partecipanti e, quindi, giornalmente, vi sono decine e decine di persone che restano a terra poiché l’aliscafo non può contenere ulteriori passeggeri.
Proprio stamane moltissimi pendolari, fra i quali un giovane che doveva discutere la tesi di laurea, sono rimasti a terra con la giustificata rabbia e tensione che ne è conseguita.
Tutto ciò è assurdo e inconcepibile.
Siamo convinti che una situazione del genere non si è mai verificata nelle zone del centro-nord del paese e che non accade neanche nei paesi del cosiddetto quarto mondo.
Anche questi, a nostro avviso, sono chiari e limpidi segnali del totale abbandono del meridione, e della Calabria in particolare, portato avanti dal governo di Berlusconi e del leghista Bossi.
La nostra valutazione non può essere considerata una mera considerazione politica di parte, poiché siamo, orgogliosamente, al di sopra di ogni sospetto.
Noi Comunisti Italiani non abbiamo scheletri nell’armadio e, nel recente passato, quando c’è stato da criticare, anche ferocemente, non abbiamo risparmiato o guardato in faccia niente e nessuno, se non gli interessi supremi ed esclusivi della collettività.
In tal senso, ci chiediamo se il Sindaco Scopelliti, troverà il tempo e la volontà di protestare energicamente con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, anch’egli esponente di AN, per quanto accade giornalmente nello stretto.
Il tempo delle parole è finito, aspettiamo i fatti; in tal senso, ci appelliamo agli attenti operatori della stampa e dei mezzi d’informazione per avere un indispensabile sostegno in una battagli di civiltà che punta, semplicemente, ad alleviare la condizione di totale invivibilità e disagio vissuta, quotidianamente, da migliaia di pendolari.
IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PdCI DI REGGIO CALABRIA
Ivan Tripodi