Bene! Ogni tanto vale la pena “rilassare i neuroni”, e non pensare ai guai che quotidianamente ci affliggono, e darsi al “folle divertimento” al “puro piacere”.
Dalle Alpi alle piramidi è un proliferare di notti bianche, “scialacquone” e “veltronisiache”.
Esageriamo e divertiamoci, socializziamo e “cazzeggiamo”, sollazziamoci e non pensiamo ad altro, ubriachiamoci di musica, danze e canzoni.
Considerate che non ho nulla contro le notti bianche ed anche io ho voglia di danzare, sulle note del “caprino” dio Pan, ma diamoci una calmata, per cortesia.
Perdonate il mio travagliato extravagare ma vengo subito al dunque, senza usare discorsi spalmati di vasellina, per dire: aboliamo la notte bianca.
In passato ho accolto con piacere la notte bianca, oggi sono per abolirla, per eliminarla definitivamente!
Questa considerazione, non scaturisce da un’interpretazione minimalista e banalizzante della notte bianca, ma da quelli che sono i famosi “conti della serva”.
Obietterete, costi quel che costi l’imperativo è categorico: divertire! Senza badare a spese.
E qui casca l’asino. Di soldi se ne spendono ed anche troppi, cadendo a volte nel paradosso di rifiutare (a gratis) una manifestazione quale Ecojazz in ricordo del giudice Scopelliti (vedi estate reggina 2007) pur di spendere. Ad quid ? A chi giova? Verrebbe legittimamente da chiedersi.
Ben venga ogni cosa possa “ravvivare” e rendere più vitale questa nostra “sonnolente e saporosa” città, ben venga il divertimento, di notte o di giorno che sia.
Ma una riflessione peripatetica, nel percorrere le desolate vie del centro (finita la festa) e nel pensare ai problemi della gente, torna alla mente.
Riflessione che, come al mio solito, non equivale a critica ma vuole essere un invito alla moderazione ed al buon senso.
Tanti, troppi sono i soldi che annualmente vengono spesi per “allietarci” e “consolarci” dei tanti e troppi problemi che accantoniamo ed accumuliamo giornalmente.
Proprio come i rifiuti in Campania anche la nostra Regione “accumula” altro tipo di spazzatura senza “colpo ferire”.
Dove voglio parare ? Ve lo dico subito, se avete un attimo di pazienza.
Ascoltare le lamentele dei cittadini, per “spese e spesucce” varie e variopinte, non fa certo piacere.
Pensare che questi soldi potrebbero essere spese in cose più costruttive, e non lo si fa,, affligge l’animo e deprime la mente.
Ed allora fermiamoci per tempo, chiudiamo i rubinetti e troviamo una soluzione, che può lasciare tutti contenti: divertimento se proprio non possiamo farne a meno, pensiamo a una NOTTE BIANCA LIGHT con divertimento a costo (quasi) zero.
Troviamo degli sponsor disposti a sborsare per avere un ritorno d’immagine, coinvolgiamo quanti possono (accontentandosi delle spese) offrire della musica e quant’altro possa divertire, (usufruendo dei nostri talenti locali),cerchiamo soggetti disposti ad offrire ciò che di meglio hanno da mettere in mostra ed essenzialmente privilegiamo gli “autoctoni” se c’è da spendere qualcosa.
Per una volta una “tiratina alla cinghia” non guasta assessore, se pensata non solo con “spirito dietetico”.Dimostri, per una volta, di “essere all’altezza”, spenga la notte bianca.
Antonio Nicolò – Capogruppo di Alleanza Nazionale-
Bene! Ogni tanto vale la pena “rilassare i neuroni”, e non pensare ai guai che quotidianamente ci affliggono, e darsi al “folle divertimento” al “puro piacere”.
Dalle Alpi alle piramidi è un proliferare di notti bianche, “scialacquone” e “veltronisiache”.
Esageriamo e divertiamoci, socializziamo e “cazzeggiamo”, sollazziamoci e non pensiamo ad altro, ubriachiamoci di musica, danze e canzoni.
Considerate che non ho nulla contro le notti bianche ed anche io ho voglia di danzare, sulle note del “caprino” dio Pan, ma diamoci una calmata, per cortesia.
Perdonate il mio travagliato extravagare ma vengo subito al dunque, senza usare discorsi spalmati di vasellina, per dire: aboliamo la notte bianca.
In passato ho accolto con piacere la notte bianca, oggi sono per abolirla, per eliminarla definitivamente!
Questa considerazione, non scaturisce da un’interpretazione minimalista e banalizzante della notte bianca, ma da quelli che sono i famosi “conti della serva”.
Obietterete, costi quel che costi l’imperativo è categorico: divertire! Senza badare a spese.
E qui casca l’asino. Di soldi se ne spendono ed anche troppi, cadendo a volte nel paradosso di rifiutare (a gratis) una manifestazione quale Ecojazz in ricordo del giudice Scopelliti (vedi estate reggina 2007) pur di spendere. Ad quid ? A chi giova? Verrebbe legittimamente da chiedersi.
Ben venga ogni cosa possa “ravvivare” e rendere più vitale questa nostra “sonnolente e saporosa” città, ben venga il divertimento, di notte o di giorno che sia.
Ma una riflessione peripatetica, nel percorrere le desolate vie del centro (finita la festa) e nel pensare ai problemi della gente, torna alla mente.
Riflessione che, come al mio solito, non equivale a critica ma vuole essere un invito alla moderazione ed al buon senso.
Tanti, troppi sono i soldi che annualmente vengono spesi per “allietarci” e “consolarci” dei tanti e troppi problemi che accantoniamo ed accumuliamo giornalmente.
Proprio come i rifiuti in Campania anche la nostra Regione “accumula” altro tipo di spazzatura senza “colpo ferire”.
Dove voglio parare ? Ve lo dico subito, se avete un attimo di pazienza.
Ascoltare le lamentele dei cittadini, per “spese e spesucce” varie e variopinte, non fa certo piacere.
Pensare che questi soldi potrebbero essere spese in cose più costruttive, e non lo si fa,, affligge l’animo e deprime la mente.
Ed allora fermiamoci per tempo, chiudiamo i rubinetti e troviamo una soluzione, che può lasciare tutti contenti: divertimento se proprio non possiamo farne a meno, pensiamo a una NOTTE BIANCA LIGHT con divertimento a costo (quasi) zero.
Troviamo degli sponsor disposti a sborsare per avere un ritorno d’immagine, coinvolgiamo quanti possono (accontentandosi delle spese) offrire della musica e quant’altro possa divertire, (usufruendo dei nostri talenti locali),cerchiamo soggetti disposti ad offrire ciò che di meglio hanno da mettere in mostra ed essenzialmente privilegiamo gli “autoctoni” se c’è da spendere qualcosa.
Per una volta una “tiratina alla cinghia” non guasta assessore, se pensata non solo con “spirito dietetico”.Dimostri, per una volta, di “essere all’altezza”, spenga la notte bianca.
Antonio Nicolò – Capogruppo di Alleanza Nazionale-