di Enzo Vitale* – Comincia una nuova era per Saline e per la zona Sud di Reggio, sotto i buoni auspici del Governatore Loiero, oppure ricomincia la solita stracca litania delle promesse preelettorali?
Nei giorni scorsi, con ampio risalto da parte della stampa locale, è stato firmato in Roma un protocollo d’intesa tra il Governatore catanzarese e l’Api Nova Energia finalizzato, a loro dire, a gettare le fondamenta di quello che, posizionato nell’ex Officina Grandi Riparazioni di Saline, dovrebbe essere un impianto d’avanguardia per la produzione di pannelli fotovoltaici in grado di assorbire, con l’indotto, circa mille unità lavorative.
Si gioca al rialzo, quindi: se la Sei della Rezia per la centrale a carbone pulito all’ex Liquichimica ha promesso 500 posti di lavoro, Loiero, che l’ha trombata, forse per farsi perdonate la bugia dei 50 milioni di euro per il porto di Saline promessi e mai arrivati, ne annuncia 1000. Ma mentre la Sei i soli li aveva già pronti da spendere per iniziare i lavori, il protocollo d’intesa non costa nulla: è solo un pezzo di carta al costo di un biglietto aereo e una corsa in taxi.
Virgilio nel secondo canto dell’Eneide, al verso 49, mette in bocca a Laocoonte queste parole: “Timeo Danaos et dona ferentes” (“Temo i Greci anche quando portano doni”). Il mito di racconta che Laocoonte, figlio di Antenore, era sacerdote di Apollo a Troia e, convinto che si fosse ordito un inganno, col suo dire “Timeo Danaos et dona ferentes” tentava di convincere i Troiani a non introdurre in città quell’enorme cavallo di legno che i Greci avevano lasciato sulla spiaggia fingendo di ritirarsi. Ci stava riuscendo quando Atena, protettrice dei Greci, fece uscire dalle acque del mare due grossi serpenti che avvinghiarono Laocoonte e i suoi figli stritolandoli. I Troiani, perso lo spirito scettico, introdussero in città il dono dei Greci e … si sa come andò a finire.
Il “greco” Loiero ci prova e ancora una volta tenta di sedurre i reggini con promesse che sa già di non poter mantenere: ingaggia i suoi ascari alla ricerca di un’Atena che gli tolga di mezzo i locali Laocoonti, pone il suo fotovoltaico Cavallo di Troia in bella evidenza sulla spiaggia di Saline, aspetta che i reggini lo traggano dentro le loro mura e che festeggino i promessi 1000 posti di lavoro. Solo a quel punto Loiero mostrerà il suo vero volto e, fatti uscire dal ventre equino tutti i suoi livori, farà strame delle nostre speranze, dei nostri sogni, delle nostre illusioni: e a Saline rimarrà il deserto delle idee e la miseria degli uomini.
*Presidente Fondazione Mediterranea