Quello dell’autonomia delle regioni è un tema particolarmente delicato. Aree come il Veneto puntano sulla loro ricchezza e spingano affinché abbiano quanto più possibile autonomo margine di manovra.
L’obiettivo è, in sostanza, quello di far restare i tributi sul territoio in cui vengono versati e responsabilizzare le regioni meno virtuose, come quelle del sud. Soprattutto su temi come la sanità e l’istruzione.
Proprio su questo punto verte lo scontro tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Dare un’istruzione differente ad un bambino che vive in Calabria, magari meno qualitativa e oggetto di investimenti di quella che avrebbe un bambino veneto, equivarrebbe a mettere in discussione l’unità nazionale.
Sul dibattito, però, è entrata anche la consigliera regionale lombarda, ex Fratelli d’Italia, Viviana Beccalossi.
Particolarmente significativo è un passaggio. “Date in mano il Mezzogiorno d’Italia – riporta tecnicidellascuola.it – ai lombardi e ve lo risolleveranno. In attesa dell’autonomia, la Lombardia gestisca per conto dei cittadini del Sud i servizi fino a oggi forieri di sprechi e perdite. Visto che ci sono ben 8 regioni che ogni anno accumulano 31 miliardi i passivo, chi vive nel Sud avrebbe solo da guadagnarci, perché peggio di così, di certo, non si può fare”.