di Pasquale Marte – Tre punti che fanno bene a tutto. Alla classifica, al morale, all’ambiente. Sono quelli che la Reggina ha ottenuto battendo il Parma di Buffon al Granillo. Gli amaranto hanno pienamente meritato i tre punti, fornendo una prestazione di livello superiore a quella degli avversari, apparsi in difficoltà evidente al cospetto dei padroni di casa.
Sono firme d’autore quelle del successo amaranto: Jeremy Menez e Andrey Galabinov, le due punte. I due attaccanti sono però la punta dell’iceberg di una prova convincente a trecentosessanta gradi dell’intero gruppo con uomini come Cionek, Crisetig e Di Chiara a livelli altissimi.
Super Reggina nel primo tempo, Parma evanescente
Davanti ai quasi novemila spettatori presenti al Granillo l’approccio alla gara della Reggina è stato nettamente migliore rispetto a quello del Parma. Nei primi quarantacinque minuti si è vista un sola squadra in campo sia per qualità delle giocate che per reattività delle diverse fasi di gioco.
Non a caso sono bastati pochi minuti affinché Buffon sia diventato uno dei protagonisti della sfida con una grande parata su un mancino Di Chiara liberato al tiro dalla buona circolazione di palla amaranto dove, a lungo, Crisetig è stato un perfetto direttore d’orchestra e Hetemaj un fido scudiero.
Il grande rammarico, per gli amaranto, è stato aver chiuso la prima frazione con uno svantaggio troppo poco ampio rispetto alla discrepanza di prestazione tra le due squadre. E quando davanti ci sono le individualità del Parma il rischio risulta acuito.
Di solito, però, Galabinov non cicca una conclusione a pochi passi dalla porta come quella innescata da un’ottima incursione di Rivas a destra con suggerimento sul primo palo. Chi non ha sbagliato è, invece, Jeremy Menez dopo una bellissima apertura di Crisetig a premiare l’inserimento Di Chiara sull’out mancino con palla in mezzo per il francese. Il numero 7, con il destro e grande precisione, non ha fallito l’appuntamento con il suo primo gol in carriera a Buffon.
Il tema tattico che ha messo in difficoltà il Parma si è rivelato sempre lo stesso: costruzione da dietro ad eludere la poco incisiva pressione avversaria e inserimenti esterno verso il fondo quasi mai letti bene dagli uomini di Maresca. È accaduto lo stesso anche quando Menez ha dato una palla sul secondo palla che, per questioni di centimetri, non è stata spinta in rete dalla scivolata di Bellomo all’altezza del secondo palo.
In gol Galabinov e Vazquez nella ripresa
Con la partita in bilico, l’avvio di ripresa ha mostrato la prevedibile reazione degli ospiti. Alla manovra impacciata e poco efficace degli uomini di Maresca, hanno messo una pezza le individualità e gli episodi. Come il mancino di Vazquez dai venti metri su cui Turati è reattivo nel deviare in angolo o il colpo di testa sugli sviluppi di un corner di Juric.
Con gli ospiti protesi a caccia dell’1-1, la Reggina ha potuto beneficiare di ampi spazi per cercare il raddoppio. Una prima ripartenza lanciata da una sontuosa giocata di Cortinovis è culminata con una conclusione di Rivas su cui Buffon ha ancora una volta detto “No” agli attaccanti avversari.
Nulla, però, ha potuto sul calcio di rigore trasformato da Galabinov a metà ripresa, concesso per un fallo di mano dopo l’intervento del Var. Nel finale è stata sempre una gran giocata di Vazquez a fissare il punteggio sul 2-1, regalando qualche brivido che ha reso più bello il sapore della vittoria in casa amaranto. Bella la rete del centrocampista parmigiano, con trenta metri di azione palla al piede e destro all’angolo. La fase difensiva nella circostanza della Reggina poteva forse fare di più, ma l’importante era vincere e fino ad allora non si era davvero sbagliato nulla.
REGGINA-PARMA 2-1
Marcatori: 14′ Ménez (R), 72′ rig. Galabinov (R), 82′ Vazquez (P),
Reggina (4-4-2): Turati; Loiacono (80′ Lakicevic), Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Rivas, Hetemaj (80′ Bianchi), Crisetig, Bellomo (58′ Laribi); Galabinov (86′ Montalto), Ménez (58′ Cortinovis). A disposizione: Aglietti, Amione, Liotti, Gavioli, Ricci, Denis, Tumminello. Allenatore: Alfredo Aglietti.
Parma (4-3-3): Buffon; Coulibaly (78′ Benedyczak), Osorio, Danilo, Cobbaut; Brunetta, Schiattarella (25′ Juric), Vazquez; Man (66′ Inglese), Tutino, Mihaila (78′ Andrade). A disposizione: Turk, Colombi, Balogh, Iacoponi, Zagaritis, Busi, Traore, Bonny, Correia. Allenatore: Enzo Maresca
Arbitro: Luca Zufferli di Udine. Assistenti: Marco Ceccon di Lovere e Paolo Laudato di Taranto. IV ufficiale: Luigi Carella di Bari. VAR: Federico Dionisi de L’Aquila. A-VAR: Edoardo Raspollini di Livorno.
Note – Spettatori 8 693, di cui 62 ospiti. Ammoniti: Schiattarella (P), Bellomo (R), Man (P), Vazquez (P), Cionek (R), Ménez (R), Di Chiara (R), Stavropoulos (R). Calci d’angolo: 2-5. Recupero: 3’pt; 5’st.