• Vibo: continua l’aggressione ai medici ospedalieri

    Nei giorni scorsi, presso il Centro Operativo del Suem 118 di Pizzo Calabro, il responsabile del servizio, dott. Antonio Talesa, è rimasto vittima, nel proprio ufficio, di una grave aggressione verbale, corredata da gesti anche molto minacciosi, da parte di un utente, recatosi a protestare vibratamente  sugli esiti di un incidente accorso al figlio, qualche giorno prima, e che aveva richiesto l’intervento del Suem 118.

    In particolare l’utente  avviava la sua protesta profferendo frasi gratuite e minacciose all’indirizzo del sanitario, riconducendole a presunti mancati rilievi da parte dei carabinieri.

    Le pacate risposte del dott. Talesa, che ribadiva all’utente l’adeguato comportamento del servizio Suem 118 che aveva provveduto attraverso il dott. Andreacchi a prestare  le prime cure al congiunto per poi disporre il trasferimento in eliambulanza all’ospedale di Catanzaro, non frenevano la sua veemenza.

    L’incontrollata  reazione propiziava, inoltre, la messa in pratica di altri atteggiamenti e frasi irripetibili e fortemente offensivi della dignità del responsabile del servizio, al punto da richiedere inizialmente l’intervento di due sanitari in servizio presso la struttura e poi anche quello dei carabinieri della stazione di Pizzo.

    Nel frattempo il dott. Antonio Talesa per lo stato ansioso e reattivo e la crisi ipertensiva che si era venuta a determinare  veniva soccorso da colleghi medici e giudicato guaribile in dieci giorni.

    Non è la prima volta che accadono incidenti di questo tipo e che l’Azienda sanitaria non ha mai ritenuto opportuno segnalare all’attenzione dell’opinione pubblica, limitandosi ad esprimere la doverosa solidarietà ai sanitari vittime di siffatte aggressioni.

    Quanto accaduto al dott. Antonio Talesa, presso la struttura ospedaliera di Pizzo, non permette più di tollerare l’evolversi di siffatti accaduti..

    E’ evidente che questo tipo di cultura, per fortuna praticata da pochi,  mal si concilia con la professionalità, la disponibilità, l’umanità, i sacrifici di medici, infermieri e personale impegnato a prestare servizi talvolta delicati ma comunque sempre indirizzati ad offrire la più adeguata assistenza all’utente in difficoltà.

    Il direttore generale dell’Asp, dott. Domenico Stalteri, dopo questo ennesimo episodio, d’intesa con il direttore sanitario aziendale dott. Cesare Pasqua ed il direttore amministrativo aziendale avv. Francesco Procopio, conferma la più piena solidarietà al personale aggredito e maltrattato in servizio e auspica che il difficile impegno cui viene sottoposta giornalmente la classe sanitaria venga recepito nella giusta considerazione e responsabilità  dall’utente della salute pubblica.

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