Come leggere e valutare criticamente un articolo scientifico ma soprattutto come trasferire alla pratica clinica ciò che i medici leggono.
E’ questo il senso del Corso di Formazione sul tema “Le basi statistiche e metodologiche degli studi clinici”, organizzato Dall’Ordine dei medici di Reggio e provincia e svoltosi, nel corso di due giorni di inteso lavoro attraverso una serie di relazioni e dibattiti, nell’auditorium dello stesso Ente.
“La Medicina moderna è una Medicina che passa attraverso la lettura di articoli scientifici – ha esordito il dottore Giovanni Luigi Tripepi, dirigente di Ricerca di 1° livello dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sede secondaria di Reggio Calabria, c/o GOM, Grande ospedale Metropolitano – si tratta, infatti, di articoli che riguardano vari tipi di trattamento e i medici sono sempre più portati a doverli leggere. Nei risultati di questi importanti articoli scientifici, che spesso cambiano la pratica clinica, ci sono dei riferimenti alla statistica. Ad esempio: ci sono delle analisi di sopravvivenza, analisi che mostrano come un certo farmaco rispetto ad un altro migliora la sopravvivenza o la qualità di vita. Queste tecniche di analisi statistica non sono immediate nella loro comprensione. Durante il Corso abbiamo spiegato ai medici come leggere e valutare criticamente un articolo scientifico ma soprattutto come trasferire la pratica clinica in ciò che leggono. Ed è proprio questo l’obiettivo del Corso”
“Si tratta di un Corso diverso dal solito – spiega il dottore Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria e provincia – normalmente durante i Corsi di Formazione promossi dall’Ordine si discute e si dibatte sulle patologie. L’evento di oggi, invece, si occupa delle basi statistiche e metodologiche degli studi clinici che poi servono a valutare un lavoro scientifico. E questo credo sia importante perché, al di là della parte prettamente assistenziale nei confronti dei pazienti, è importante che il medico senta anche l’obbligo di aggiornarsi e di trasmettere, attraverso questo tipo di conoscenze scientifiche come, appunto, le basi statistiche e metodologiche degli studi clinici, le proprie conoscenze in modo tale da compararle con quelle degli altri”
Per il dottore Antonino Zema, libero professionista in Neurochirurgia, componente della Commissione regionale per la Formazione e aggiornamento e della segreteria scientifica dello stesso Corso “si tratta di un evento nuovo, diverso dagli altri, in cui è coinvolto il CNR (Consiglio nazionale delle Ricerche) la cui sede secondaria si trova all’interno del GOM. Studiosi e ricercatori che non sono medici ma esperti in Statistica ed Epidemiologia e che quindi danno un aiuto fondamentale ai medici per elaborare qualsiasi lavoro scientifico. E’ questa, quindi, la grande novità”
Anche per il dottore Maurizio Ciccarelli, nefrologo con alle spalle quaranta anni di lavoro presso l’Unità operativa di Nefrologia, dialisi e trapianto di rene dell’Azienda ospedaliera “Bianchi, Melacrino Morelli, questo Corso di formazione è importante per tutti i medici “perché offre delle basi scientifiche precise per fare, ad esempio, la scelta delle terapie, le linee guida, e sono di una importanza estrema. Il medico non può affidarsi solo alle opinioni degli esperti ma le scelte si devono basare esclusivamente su dati precisi ed inconfutabili grazie ai quali si può scegliere la migliore medicina per l’ammalato. Quindi questo Corso lo renderei obbligatorio per il Corso di Studi della Facoltà di Medicina e chirurgia”.