• Reggio Calabria – Protocollo d’intesa tra Amministrazione e ABARC per valorizzare gli spazi comunali

    di Grazia Candido – Una sinergia sempre più forte tra Accademia di Belle Arti e Amministrazione comunale per far crescere il territorio e dare un’opportunità ai tanti giovani professionisti che si formano in riva allo Stretto.

    E’ stato firmato questa mattina a Palazzo San Giorgio, l’accordo di collaborazione tra il Comune di Reggio Calabria e l’ABARC per realizzare progetti congiunti finalizzati alla ricerca e alla cooperazione nazionale ed internazionale.
    Seminari, workshop, eventi culturali, progettazione, percorsi formativi, promozione e valorizzazione del territorio cittadino e metropolitano, ottimizzazione degli spazi comunali (Pinacoteca, Biblioteca “De Nava”, Castello Aragonese) sono solo alcune delle attività che prevede il protocollo d’intesa della durata di 3 anni e che coinvolgerà la comunità studentesca e il corpo docente dell’Accademia.
    A sciorinare tutti dettagli dell’accordo di collaborazione, il direttore dell’ABARC Piero Sacchetti, il sindaco f.f Paolo Brunetti e l’assessore comunale Irene Calabrò.
    Presenti i professori della Scuola di comunicazione Antonio Mastrogiacomo (docente di Pedagogia e didattica dell’arte), Remo Marice (coordinatore Scuola di comunicazione e didattica dell’arte) e Marcello Francolini (docente di Storia dell’arte).
    “Formalizziamo una collaborazione già in atto con l’Accademia di Belle Arti andando a suggellare un rapporto interistituzionale che, negli ultimi anni, si è intensificato – esordisce l’assessore Calabrò -. Siamo infatti partiti da un corso di studi di Comunicazione e didattica all’interno dell’Accademia e saranno proprio gli studenti di questo corso, ad operare all’interno dei nostri siti andando non solo a creare uno staff di accompagnamento e supporto al personale comunale ma anche, interagire con quelli che sono i beni culturali della città e con i turisti che verranno a visitare le nostre splendide location. Il direttore Sacchetti ha aperto l’Accademia alla cittadinanza e alle istituzioni riuscendo a creare un rapporto umano e professionale che serve per crescere insieme. Quello di oggi, non è altro che un accordo quadro che sarà di volta in volta dettagliato con i protocolli operativi”.
    Entusiasta e pronto a nuovi progetti da realizzare sul territorio, il numero uno dell’ABARC che puntualizza:
    “Gli studenti faranno esperienze all’interno delle strutture comunali confrontandosi e collaborando con il personale dell’Ente, un’opportunità di formazione e crescita individuale ma anche, un primo contatto con il mondo occupazionale. Tra i nostri obiettivi primari vi è quello di dare ai ragazzi l’opportunità di lavorare sul campo avendo un rapporto con il mondo esterno – aggiunge ancora Sacchetti -. L’Accademia di Belle Arti lavora quotidianamente insieme al suo Corpo docente, per non far andar via, una volta finiti i corsi di studio, i laureati da Reggio. Con questo protocollo, gli studenti si cimenteranno con l’organizzazione di convegni e seminari di studio nazionali ed internazionali, si confronteranno con la comunità scientifica coinvolta, con le parti sociali, le istituzioni pubbliche e tutti i soggetti interessati per la diffusione dei prodotti delle varie ricerche”.

    Il sindaco f.f Brunetti ribadisce la funzionalità del “protocollo fatto e voluto per i nostri ragazzi che studiano e vogliono lavorare a Reggio. Come amministratori, il nostro obiettivo è di farli rimanere dove sono nati ma anche, dare loro l’opportunità di poter lavorare per la crescita di questa terra”.
    “Questo accordo non è una semplice firma, si consolidano rapporti interistituzionali e rispetto reciproco tra professionisti che lavorano per il bene comune – conclude Brunetti -. Il vantaggio che ne traiamo è la valorizzazione dei beni cittadini che forse, per troppo tempo, sono rimasti nascosti. Ai ragazzi voglio dire che le Istituzioni ci sono,  gli stanno accanto per il possibile e nessuno deve sentirsi obbligato a partire dalla propria terra per trovare fortuna altrove. Qui, ci sono le condizioni per poter lavorare e formarsi, bisogna solo convincersi di questo e, senza lamentarci più, guardare all’obiettivo e raggiungerlo”.