di Grazia Candido – “Brunori è l’esempio di questa terra, un artista, un uomo che è rimasto in Calabria e porta la sua vera immagine in giro per il mondo”.
Presenta così il direttore della Accademia di Belle Arti Piero Sacchetti, il cantautore, polistrumentista e produttore discografico Brunori Sas (all’anagrafe Dario Brunori, originario di Cosenza) ospite e protagonista questa mattina nell’Aula Magna, insieme al professore Giacomo Triglia, del seminario “Musica e immagini in movimento”.
Un incontro aperto con la comunità studentesca e il corpo docente per approfondire il percorso dalla realizzazione dei video musicali alla creazione di colonne sonore.
“Dario è una realtà importante e la sua presenza oggi a Reggio, conferma che in Calabria si può lavorare, si può fare, si può rimanere – afferma il numero uno dell’Accademia -. Questo è il messaggio che noi vogliamo dare ai nostri ragazzi. Ovviamente, l’esperienza formativa di oggi non finisce qui, perché è nostro obiettivo garantire una continuità e far crescere la nostra Scuola. Il professore Giacomo Triglia si è formato in questa Accademia come studente, per poi tornare come docente ed è per noi un orgoglio ma anche, un buon esempio per i ragazzi. Non è l’unico ex studente ritornato in riva allo Stretto come professore e questo vuol dire che, negli anni, abbiamo lavorato bene dando ai nostri giovani una formazione di livello”.
Pienamente concorde Brunori felice di “confrontarmi con generazioni vicine e di essere con l’amico Giacomo con il quale condividiamo una esperienza comune che ci ha portato a sviluppare la nostra creatività e il primo video musicale lo ho fatto proprio con lui. Sono cresciuto professionalmente ed umanamente insieme a Giacomo, una persona che si è distinta nel panorama nazionale e non. Oggi, affronteremo un’esperienza unica nell’incontro tra musica ed immagini”.
Spetta al professore Triglia, regista reggino veterano soprattutto in clip musicali con famosi artisti (ricordiamo il recente video di Jovanotti girato a Scilla e Gerace dove è riuscito a cogliere una visione allegorica della Calabria ma in modo gioioso e non banale) soffermarsi sugli aspetti che riguardano il rapporto tra musica ed immagini partendo proprio dai film muti.
“Musica e immagini possono creare un’esplosione di emozioni ed insieme hanno una grandissima capacità di imprimersi nella memoria – conclude Triglia -. Nel cinema, la musica ha sempre svolto un ruolo fondamentale e grazie alle immagini, binomio perfetto, riesce a donare sempre un valore aggiunto alla scena”.