Quello di Locri è, in esclusiva ed in anteprima, un progetto musicale di ricerca, con le composizioni chitarristiche del 3 dischi d’oro e 20 Grammy Award riscritte per la fisarmonica dal virtuoso Biondini, mettendo in evidenza come il modo musicale locrio e superlocrio sia stato ampiamente utilizzato dal compositore. Una testimonianza tangibile di come le antiche consegne culturali Magno Greche persistono nel tempo caratterizzando i linguaggi contemporanei.
«Tra tradizione e innovazione – hanno detto il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, ed il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio – prende il via la stagione dedicata ai due guerrieri riemersi dalle acque dello Jonio il 16 agosto 1972. L’esperimento musicale, incastonato fra le meraviglie custodite nel museo di Locri, segna, per certi versi, un modo inedito ed alternativo per promuovere le ricchezze del nostro territorio, attraverso l’arte e la musica di qualità».
«Si inizia in musica e nel migliore dei modi – hanno concluso – facendo riecheggiare per le vie metropolitane le sonorità di uno dei maestri assoluti del jazz internazionale. Merito delle intuizioni e dello studio che si celano dietro Noma World ed il progetto Locrian Department, con la direzione artistica di Tommaso Marletta ed il sapiente lavoro del “Biondini trio”, una formazione di elevato spessore che inaugura un cartellone di iniziative di qualità e di alto valore simbolico per le nostre radici, la nostra cultura, l’identità del popolo reggino che, nei Bronzi di Riace, riconosce l’ostinata caparbietà di chi non molla mai. Ed in questo senso l’intero cartellone di eventi legati ai Bronzi terrà il filo conduttore dell’arte come strumento di riscatto e come valore aggiunto capace di esaltare le tante ricchezze storiche e naturalistiche del nostro territorio. Un’occasione che ci consentirà di valorizzarne la bellezza e di mostrare ai tanti che ci guardano con attenzione il volto più bello del nostro territorio».