di Grazia Candido – “Il nostro non dovrà essere un intervento episodico contro la criminalità ma continuo e sistematico per non lasciare spazio a nessuna forma di delinquenza di emergere. Alla gente chiediamo fiducia, chiediamo di poterci mettere in condizioni di lavorare e vogliamo essere degli interlocutori sobri ma determinati e autorevoli”.
Sono le prime parole del neo Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri che, insediatosi questa mattina, subentra a Federico Cafiero de Raho, dallo scorso mese di novembre Procuratore nazionale antimafia. All’udienza del Tribunale era presente lo stesso capo della Dna De Raho, oltre al Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, già Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, al procuratore Vicario Gaetano Paci, ai colleghi delle Procura e ai vertici delle forze di Polizia. Dopo i saluti del presidente del Tribunale Maria Grazia Arena, tanti sono stati gli interventi di auguri di buon lavoro al neo procuratore 54enne originario di Roccella Jonica che mostra un’evidente emozione ma tantissima voglia di lavorare sinergicamente insieme “a magistrati preparatissimi e al personale amministrativo disponibile e attento”.
La nomina di Bombardieri a Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria è stata decisa all’unanimità dal Plenum del Csm l’11 aprile scorso. Bombardieri ha cominciato la sua carriera in magistratura come giudice a Locri. Successivamente, è stato sostituto alla Procura di Roma, dove è rimasto sino al 2012, anno in cui è stato nominato Procuratore aggiunto a Catanzaro. Il neo procuratore sarà affiancato da preziosi colleghi come il vice procuratore Gerardo Dominijanni, il magistrato più anziano dell’ufficio, per un periodo coordinatore della Dda e consulente della Commissione parlamentare antimafia e di varie commissioni ministeriali tra qui quella sulla riforma del Codice di procedura penale.
“Questo è un ufficio giudiziario prestigioso e importante, una Procura diretta da procuratori e cito solo l’ultimo in ordine di tempo, il dottore Cafiero de Raho che ringrazio per essere venuto al mio insediamento: la sua presenza testimonia non solo il legame a questo ufficio ma il legame dal suo al nostro ufficio, a noi che lavoriamo in questa terra, definita da un Ministro dell’interno “una trincea anti ‘ndrangheta” – esordisce il procuratore Bombardieri – E’ evidente che la ‘ndrangheta è la forma di criminalità organizzata più pericolosa, più perspicace per la sua capacità di insediamento nella vita economica, sociale, politica e il procuratore nazionale ha ragione quando dice che Catanzaro e Reggio Calabria sono quelle città che, maggiormente, hanno bisogno di sentire vicine le istituzioni. Le nostre procure hanno bisogno di essere dotate degli strumenti giuridici e ancor prima materiali, per poter affrontare con continuità e sistematicità questo gravissimo fenomeno criminale. E’ da qui, dal nostro territorio – postilla Bombardieri – che si articolano le azioni ‘ndranghetistiche radicate in tutta Italia e nel mondo”.
Il neo procuratore guardando i suoi colleghi, sottolinea più volte la necessità di avere “maggiori mezzi, maggiore attenzione per questi territori per poter affrontare la ‘ndrangheta”.
“Venire a Reggio Calabria è una grande soddisfazione perché ho la convinzione di poter lavorare con una squadra delle istituzioni forte, determinata e che ha ben preciso l’obiettivo di debellare la criminalità e di costituire un punto di riferimento credibile per la gente di questa città e di questo distretto – continua Bombardieri – La Procura di Reggio Calabria negli ultimi anni, è stata retta da illustrissimi procuratori Pignatone prima Cafiero De Raho dopo e io cercherò di essere alla loro altezza. Mi impegnerò tanto: voglio costituire un punto di riferimento per i giovani colleghi della Procura, metterli in condizioni di lavorare e non lasciarli soli. Voglio creare un punto di riferimento per l’intera collettività che vuole liberarsi e riacquistare le proprie libertà”.