di Grazia Candido – “E’ una strategia mortifera per la città e lotteremo affinchè la speranza non si perda”.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimo Ripepi ritorna all’attacco sullo scalo reggino e, questa mattina presso il “Tito Minniti”, all’incontro “Aeroporto dello Stretto: sepolcro imbiancato”, bacchetta il primo cittadino e i deputati calabresi per “i loro silenzi e mancate battaglie contro un Governo nazionale che sta uccidendo il nostro territorio”.
“Dopo il consiglio comunale, abbiamo dato ampia disponibilità al sindaco di operare a livello nazionale per costruire le basi necessarie e far vivere il nostro aeroporto – esordisce l’esponente di Fratelli d’Italia – Ma Falcomatà si è limitato ad imbiancare le pareti di un palazzo che sta crollando continuando a non fare nulla. Questo la città lo deve sapere ma soprattutto, i reggini devono prendere atto che il vero problema dell’aeroporto non è fare 45 minuti in più per andare a Lamezia ma la mancanza di un piano strategico per la sopravvivenza del nostro scalo necessario per incrementare la vita imprenditoriale, sociale, economica del territorio”.
Sotto l’occhio attento del senatore Renato Meduri, sempre in prima linea nelle battaglie politiche cittadine, il consigliere comunale Ripepi ribadisce come “Reggio Calabria sia stata volutamente esclusa dal Governo nazionale dal meccanismo di sviluppo sul quale si sarebbero dovuti battere i nostri deputati reggini che si devono invece vergognare per non aver detto nemmeno una parola e salvare il Tito Minniti cancellato dal piano nazionale degli aeroporti”.
“La gente si accontenta di pochi voli ma il dramma effettivo è che si perdono posti di lavoro non solo per i dipendenti dell’aeroporto ma per tutti quei settori economici su cui gira lo sviluppo di una città – continua Ripepi – Non siamo d’accordo con la società unica di gestione e la nostra teoria è stata ampiamente confermata da Caruso che, andando contro il sindaco sostenitore che una società di gestione prende gli aeroporti della Calabria se ha convenienza, ha ribadito più volte che Reggio Calabria non gli interessa e fa perdere soldi. Vogliamo che l’Enac sospenda il bando e lotteremo affinchè la Sacal non gestisca il nostro aeroporto facendolo diventare di serie C”.
Secondo il consigliere comunale “deve essere creato un assessorato dello Stretto e le due città Metropolitane, Reggio e Messina, devono stare insieme per creare una piattaforma quotidiana affinchè l’area dello Stretto diventi strategica. Ma se non c’è l’aeroporto chi verrà ad investire a Reggio Calabria? Chiediamo al sindaco di non mettere nemmeno un euro – conclude Ripepi – perché la società privata non ci vuole. Questa è la battaglia delle battaglie. Da oggi, si deve tracciare una linea precisa che evidenzi chi è per l’aeroporto e chi no”.