di Emanuela Martino – Sinergie e collaborazioni nel bacino del Mediterraneo anche grazie all’olivicoltura. E’ uno degli obiettivi del Master sul tema, proposto dalla facoltà di Agraria e presentato questa mattina dal Preside Santo Marcello Zimbone. “Innovazione tecnologica e sostenibilità dell’Olivicoltura mediterranea” il titolo del percorso che vedrà impegnati 20 studenti, di cui dieci italiani e 10 tra libici e algerini, per 1500 ore a partire dal mese di ottobre e sino al marzo 2009.
Uno scambio culturale che consentirà ai nostri connazionali di studiare le esperienze sulla produzione delle olive nei paesi del Nord Africa, grazie agli accordi presi con gli atenei di di “Al Feth” di Tripoli e la “7 aprile” di Zawia, in Libia, e l’Institut National Agronomique “El Harrach di Algeri. Viceversa i rimanenti studenti stranieri saranno ospitati nelle aule di Feo di Vito. Un corso che attribuirà ai partecipanti 60 crediti formativi universitari e dal costo di 1500 euro. Un “titolo internazionale” quello conseguito, come ha sottolineato il direttore del master Professor Zimbalatti e al quale potranno partecipare coloro che possiedono una laurea con il vecchio ordinamento o un diploma di primo livello. “Puntare sulla mobilità dei nostri studenti è uno degli obiettivi del master – ha affermato in apertura di conferenza stampa il preside Marcello Zimbone. L’olivicoltura è una realtà profondamente legata ai territori del Mediterraneo e crediamo che fare formazione su questo tema possa costituire fonte di sviluppo e crescita economica per le aree coinvolte”. Il master nasce grazie a un cofinanziamento del Miur e con il patrocinio degli enti locali: Provincia, Comune e Camera di Commercio. “I fondi ottenuti – ha sostenuto ancora il Preside – consentiranno non soltanto ai partecipanti di spostarsi e mantenersi nei luoghi di arrivo, ma anche di fare ricerca in un settore che può garantire innovazione nel territori del reggino e dei paesi del Mediterraneo”. L’iniziativa culturale della facoltà sposa la tendenza all’internazionalizzazione e divulgazione delle bellezze di Reggio Calabria già più volte manifestata dal Comune di Reggio. Ma l’assessore Freno a questa sua considerazione aggiunge anche “l’importanza della divulgazione di saperi utili ed efficaci ai giovani che, come nel caso di coloro che parteciperanno al master, costituiranno figure professionali in grado di operare per la crescita del reggino”. “Paesaggio e ambiente” gli aspetti che per Giuseppe Giordano, vicepresidente della Provincia, potranno essere valorizzati da questo percorso di studi che muove da esigenze tecnico – scientifiche, quando non espressamente economiche e commerciali. Piazzamento del prodotto sui mercati nazionali ed internazionali, l’interesse del presidente della Camera di Commercio Lucio Dattola. “La grande produzione olivicola italiana è stata acquistata dalla Sas spagnola che ha comprato il marchio Unilever – ha dichiarato Dattola. Oggi posso parlare di un’importante produzione olivicola nella fascia ionica reggina, per la quale si sta pensando al marchio Dop, e alle difficoltà, invece, registrate dagli olivicoltori della Piana di Gioia Tauro che, pur potendo contare su una cospicua rendita, tuttavia non riescono a vendere il prodotto per uso alimentare a causa delle caratteristiche orografiche del territorio che rendono l’olio spesso inadeguato ad un consumo enogastronomico”.