• Agguato Palmi: collega vittima, “era un gran lavoratore”

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    Saverio Arfuso, l’uomo ucciso la scorsa notte a Palmi (foto di Franco Cufari), lavorava a Parma da tre anni. Nel 2005 aveva ottenuto una sostituzione temporanea come addetto alle cucine del convitto del collegio

     Maria Luigia, lo scorso anno era stato invece assunto a tutti gli effetti e a settembre si apprestava a diventare responsabile dei servizi della cucina. ”Lo avevo sentito nei giorni scorsi per salutarci ed augurarci Buon Ferragosto – racconta Carlo Caputo, un collega di lavoro dell’uomo ucciso, in questi giorni a Napoli -. Era a casa per le vacanze ed era pronto a ritornare a Parma dove, oltre a lavorare assieme, frequentavamo lo stesso gruppo di amici. Era un grande lavoratore ed era sempre disponibile ad aiutare i colleghi”. In Emilia escludono che l’uomo potesse avere collegamenti con la malavita calabrese. ”A Parma viveva da tre anni e, per carattere e modo di fare, non credo proprio potesse avere rapporti poco puliti – conclude il collega – Abitava vicino al collegio, veniva a lavoro a piedi e divideva il suo tempo fra casa e lavoro. Non credo avesse grandi rapporti con la Calabria se non per la sua compagna che lavorava ancora laggiu”’. ”Sul lavoro non c’erano mai stati problemi di nessun tipo – conferma la segretaria dell’istituto scolastico parmigiano Maria Grazia Volpato – Era un ottimo cuoco e in tre anni aveva conquistato la fiducia di tutti”. (ANSA).

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