di Peppe Caridi – Il progetto del Ponte sullo Stretto è stato presentato ufficialmente ieri pomeriggio, a Messina, nel nuovo e avveniristico Palacultura del viale Boccetta, inaugurato per l’occasione.
A partire dalle condizioni meteorologiche: mentre il Ministro Matteoli arrivava al Palacultura, un forte rovescio di neve tonda colpiva l’area del viale Boccetta e alimentava i disordini dovuti a un gruppetto di circa cinquanta manifestanti della ‘Rete No Ponte‘, accompagnati dalle ormai immancabili bandiere falce e martello.
Nulla di particolare, solo un pò di apprensione: tanti fischi e cori da stadio (“Buffone, buffone … vergogna vergogna“) nei confronti del Ministro.
Ma i colpi di scena più clamorosi sono senza dubbio quelli verificatisi all’interno dell’auditorium del Palacultura, dove seduti tra il pubblico c’erano anche Renato Accorinti e altri rappresentanti della ‘Rete No Ponte’ che hanno più volte interrotto, urlando, i relatori dando vita veri e propri dibattiti a tratti molto animati.
E quando il Presidente Ciucci ha elencato le quote della Società Stretto di Messina S.p.A., inserendo anche la Regione Calabria che, come la Regione Sicilia, “è ancora oggi azionista della Società con il 2,6% delle quote“, proprio Accorinti dalla platea ha urlato “no, la Calabria non c’è più“. Ciucci ha risposto così: “Non si esce da una Società per azioni con un comunicato stampa“.
Secondo quello che dice Ciucci, quindi, la Regione Calabria ha diffuso note stampa ai mass-media in cui comunicava di aver abbandonato la ‘Stretto di Messina’, senza però aver formalizzato l’atto. Il Governo e la Società stessa considerano ancora oggi ufficialmente la Regione come azionista.
Già dagli interventi di benvenuto s’era capito che sarebbe stato un pomeriggio con i “fuochi d’artificio“. Dopo i saluti di Nino Calarco, Presidente onorario della Società Stretto di Messina, e quelli del Presidente, Giuseppe Zamberletti, hanno fatto gli onori di casa i rappresentanti dei principali enti istituzionali e, in primis, il Sindaco Giuseppe Buzzanca che ha garantito che indipendentemente dal Ponte, i Peloritani saranno messi in sicurezza dal dissesto idrogeologico. Buzzanca ha ribadito chiaramente un concetto estremamente importante: “Io non voglio parlare di opere compensative. Noi non dobbiamo essere ricompensati di nulla. Il Ponte non è qualcosa di brutto per cui servono delle compensazioni. Già di per sè il Ponte è un grande regalo per la Città, dobbiamo saperlo integrare bene nel territorio ed è nostro compito dare le giuste linee guida alla realizzazione di un progetto così importante per lo sviluppo del territorio. Il ponte ci permetterà finalmente di camminare sulle nostre gambe, non dovremo più dipendere dagli altri“.
Il Presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, ha sottolineato l’importanza dell’Area Metropolitana dello Stretto, e il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha ulteriormente sottolineato il valore strategico della grande opera per tutta la Sicilia e la Calabria.
Sono intervenuti anche Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, lo stesso Pietro Ciucci che ha spiegato perchè il Ponte non è un monumento con un lunghissimo e dettagliato intervento tecnico, l’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, che ha spiegato in numeri quanto “Rfi stia investendo in Sicilia con cantieri aperti per due miliardi di euro“, e poi ancora Alberto Rubegni, Amministratore delegato di Impregilo, che ha spiegato con orgoglio come l’azienda che rappresenta ha sempre realizzato grandi opere in tutto il mondo e che le opere simbolo del nuovo secolo saranno il Canale di Panama e il Ponte sullo Stretto.
Poi è stato il turno degli interventi tecnici con tutti i dettagli da parte del contraente generale, del project managment consultant e del monitore ambientale. James Shappell è arrivato direttamente da Washington, e ha sguinzagliato vari dettagli tecnici sul progetto.
Infine il Ministro Matteoli s’è proiettato nel futuro immaginando gli scenari dell’Italia con il Ponte realizzato: “Immagino già quando i sindaci di Messina e Reggio si incontreranno a metà del ponte per il taglio del nastro. Sarà un momento storico, non solo per Messina e per lo Stretto, ma per tutt’Europa“.
Foto di Peppe Caridi