Avrebbe truffato decine di persone in tutta Italia effettuando acquisti on line con i loro dati anagrafici e soprattutto con i codici delle loro carte di credito. Per questo un 33enne di Crotone, Giuseppe Gerace, dipendente di un call center che opera nel capoluogo ionico, e’ finito agli arresti domiciliari; i carabinieri della compagnia di Crotone che hanno svolto le indagini gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale con l’accusa di violazione della legge sulla privacy per aver utilizzato illecitamente dati personali di diverse vittime, al fine di attivare utenze telefoniche mobili utilizzate per effettuare acquisti telefonici e telematici e per aver utilizzato illecitamente codici di sicurezza delle carte di credito. L’indagine e’ iniziata nel maggio dello scorso anni, a seguito di accertamenti richiesti dalla Procura della Repubblica di Roma sul sospetto acquisto on-line dal sito internet di una ditta veneta di un gioiello del valore di circa mille euro, poi consegnato in un esercizio commerciale di Crotone, ed il cui pagamento doveva avvenire con addebito sulla carta di credito di un campano che, vistosi addebitare un acquisto mai effettuato, ha bloccato il pagamento e denunciato il fatto. L’attivita’ investigativa ha permesso di accertare che i dati forniti per la consegna della merce erano in gran parte fittizi; mentre i dati anagrafici del soggetto che aveva fatto l’acquisto erano corretti, l’indirizzo della sua residenza, invece, era indicato in Crotone e non nella sua reale residenza. Partendo da questo primo acquisto, quindi, i carabinieri hanno scoperto l’esistenza di altri episodi analoghi gia’ denunciati in diverse parti d’Italia e comunque ricollegabili al primo. Mettendo insieme i dati contenuti nelle denunce e quelli forniti dalle societa’ che gestiscono siti di vendita on-line, infatti, i carabinieri hanno stabilito che la gran parte degli episodi denunciati si riferiva sempre a merce che doveva essere recapitata a Crotone, ma che veniva acquistata tramite schede telefoniche intestate a soggetti ignari residenti in altre citta’, per lo piu’ del Nord e del centro Italia.Non solo; dalle indagini, e’ emerso che si trattava delle stesse persone che avevano chiesto l’attivazione del servizio di roaming internazionale ad un noto gestore di telefonia mobile italiano con addebito sulla propria carta di credito e per questo avevano trasmesso via fax o raccomandata i propri dati anagrafici ad un call center di Crotone, incaricato della gestione dell’intera clientela dello stesso gestore di telefonia mobile. Quando poi i carabinieri hanno pure scoperto che il cellulare utilizzato da tutte le schede telefoniche impiegate per effettuare i pagamenti sui siti on line, era sempre lo stesso e risultava di proprieta’ di Giuseppe Gerace, il cercchio si e’ chiuso. In concomitanza con l’arresto di Gerace, sono state eseguite una serie di perquisizioni oltre che a Crotone, anche in altre citta’ del nord e centro Italia al fine di rinvenire ulteriore merce indebitamente acquistata e che l’uomo si sarebbe fatto recapitare presso altri indirizzi di comodo in tutta Italia. A Crotone, in particolare, i carabinieri hanno perquisito il dealer presso il quale Gerace ha attivato le sim-card necessarie ad attuare la truffa e sono state sequestrate le apparecchiature informatiche utilizzate per le attivazioni; i titolari del dealer sono stati deferiti all’autorita’ giudiziaria in concorso con il Gerace per violazione della legge sulla privacy. Nel corso delle perquisizioni e’ stato possibile sequestrare solo parte della merce che l’uomo aveva acquistato ed in particolare diversi televisori al plasma, gioielli, orologi, bracciali, collane, navigatori satellitari, computer, scarpe. (AGI)