“Entro la fine di settembre firmeremo un’intesa con le Regioni Basilicata e Calabria, le tre Province di Matera, Potenza e Cosenza e i 56 Comuni del Parco”. Lo ha annunciato il presidente dell”Ente Parco Nazionale del Pollino’, Domenico Pappaterra, riferendosi all’idea di promuovere lo sviluppo dell’area interregionale del ‘Pollino’. La volonta’ di Pappaterra e’ stata sostenuta anche dall’europarlamentare del Pd-Pse Gianni Pittella, secondo il quale “la filosofia seguita e’ quella del progetto interregionale che interessera’ anche il golfo di Policastro. Questa e’ la strada giusta – aggiunge Pittella – sostengo in modo convinto questa impostazione”. “L’intento dell’intesa – spiega Pappaterra – e’ far diventare l’Ente Parco un Ente di coordinamento e programmazione di interventi a valenza interregionale e intercomunale”. Il programma di sviluppo del parco illustrato da Pappaterra prevede la promozione di attivita’ economiche e interventi volti alla tutela della biodiversita’, al miglioramento delle infrastrutture e alla valorizzazione delle risorse storico-culturali della zona. “Sono convinto che le due Regioni daranno il massimo sostegno a questa proposta – afferma Pittella – cosi’ come hanno fatto per il golfo di Policastro; mettere a rete le potenzialita’ di Calabria e Lucania e sostenerle anche con le risorse europee e’ essenziale, e questo e’ ben chiaro a chi ci governa sul piano regionale”. La Basilicata fa un uso intelligente dei fondi europei ormai da tempo e la Calabria, grazie all’intervento dell’assessore regionale alla Programmazione nazionale e comunitaria, Mario Maiolo, sta invertendo una tendenza negativa del passato. Si punta sulla qualita’ della spesa, sulla concentrazione delle risorse, sul partenariato pubblico privato e interistituzionale. Inoltre, e’ ormai attivo un sistema di controllo e di vigilanza che e’ stato recentemente verificato anche dal Parlamento e dalla Commissione europea ed apprezzato. “Intendiamo, inoltre, realizzare un’alleanza tra il territorio del Parco (per il versante calabro) e l’area della Sibaridite, dove sono presenti le piu’ grandi aziende agroalimentari del sud Italia e il museo nazionale della Sibaridite (Magna Grecia)”, aggiunge il presidente Pappaterra. Il Parco del Pollino si mostra all’avanguardia anche sul fronte della tutela ambientale. Per la prima volta, infatti, e’ stato avviato un piano di controllo del territorio con la collaborazione di 100 agenti forestali e di 150 volontari appartenenti ad associazioni varie e alla Protezione civile delle due regioni. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Mentre il resto della Calabria brucia, il Pollino no. “Abbiamo firmato un contratto di responsabilita’ con le varie associazioni – conclude Pappaterra – cui e’ stato assegnato il controllo di una parte del territorio. Ad ognuna abbiamo, inoltre, assegnato una premialita’ che scalera’ in misura inversamente proporzionale al numero di incendi che si verificheranno sul territorio di competenza”. (Adnkronos)
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