In migliaia hanno celebrato la Santa Patrona di Reggio Calabria. Alla processione della Madonna della Consolazione, che si è appena conclusa con l’ingresso dell’Effigie in Duomo, dal 1500 è considerata la protettrice della città dello Stretto, non mancano mai devoti e cittadini anche solo per rivolgerle un saluto e una preghiera piccola.
“Amare di più la nostra città, ciascuno secondo le responsabilità e i doveri che ha verso di essa. Amiamo e difendiamo la natura che ci circonda, il decoro delle sue strade e monumenti, la nobiltà delle sue istituzioni, la grandezza della sua cultura, la bellezza della sua storia. Amiamo Reggio e Reggio sarà grande”. Sono le parole dell’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria, mons. Giuseppe Fiorini Morosini.
Alla cerimonia religiosa, tra imponenti e straordinarie misure di sicurezza, hanno partecipato migliaia di fedeli. Molti gli uomini delle Forze dell’Ordine impegnati per garantire tranquillità a quanti sono accorsi da tutta la regione e anche dalla Sicilia. “Rivolgo l’invito a interrogarci sulla valenza religiosa e civile di questa festa – ha aggiunto il presule – che sta al centro della fede del popolo e incarna un po’ l’identità stessa della nostra città. Come cristiani vi sollecito a celebrarla sapendo che non possiamo scindere Maria da Gesù. Non possiamo, perciò, dire di onorare la Madonna e rimanere indifferenti rispetto al grave e progressivo depauperamento dei valori che accade attorno a noi. Non possiamo dichiarare che la Madonna è Patrona della nostra città, se accettiamo che la deriva morale intrapresa nella nostra città debba essere irreversibile, quasi che la Madonna, legata a Gesù e al Vangelo e che dichiariamo nostra Patrona, non avesse da dirci nulla sui valori che stiamo abbandonando”.
Durante il percorso la Sacra Effigie ha sostato, come tradizione, davanti ai ‘luoghi della sofferenza’, come il Policlinico “Madonna della Consolazione” e la Casa di cura “Villa Aurora”, da tempo al centro di una gravissima crisi finanziaria e gestionale con il rischio di centinaia di licenziamenti. Poi la sosta davanti a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria dove, ad accogliere la Vara, c’era il presidente dell’assemblea Nicola Irto che ha deposto un fascio di fiori davanti al quadro della Madonna. E, ancora, la sosta davanti a Palazzo San Giorgio, sede del Comune di Reggio Calabria. “Anche noi – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà – affidiamo la nostra preghiera alla Madonna della Consolazione. Nonostante le insidie quotidiane e nonostante chi, in maniera subdola, prova a minare il percorso di legalità avviato dall’Amministrazione comunale. E lo facciamo riprendendo le parole più belle affidateci come testamento da don Italo Calabrò: ‘Nessuno escluso mai'”.