“Tengo ad esprimere il mio pubblico apprezzamento nei confronti della magistratura inquirente per lo sforzo enorme che compie attraverso il lavoro di bonifica della città di Cosenza e della Calabria dai fenomeni di inquinamento criminale”. Lo afferma il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto all’indomani dell’operazione dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale che ha portato all’arresto di 14 persone accusate di usura aggravata dalle modalità mafiose, tra i quali vi è anche l’ex calciatore di serie A Francesco Modesto. “Il racket e l’usura – aggiunge – sono due cancri che corrodono la nostra economia e spesso costringono piccoli e medi imprenditori a non poter più andare avanti con il loro onesto lavoro. Proprio di recente ho conferito al giudice Romano De Grazia l’incarico di consulente, a titolo gratuito, per il supporto in ordine a specifici compiti di verifica e monitoraggio delle politiche per la legalità, la trasparenza e l’integrità degli atti e delle politiche in materia di anti corruzione e della fattispecie del voto di scambio. Insieme a lui, studieremo la possibilità – prosegue il primo cittadino – di istituire un apposito ufficio dedicato a quanti, vittime di questo fenomeno criminoso, vogliano aderire alle numerose iniziative legislative presenti in materia di prevenzione e di contrasto all’usura e al racket. Ritengo infatti doveroso che gli enti locali si attivino per fronteggiare questo problema, manifestando concreta vicinanza ai cittadini e attingendo da una legislazione che presenta buoni spunti e che rappresenta, nell’alveo della legalità, l’unico vero strumento di emersione dal buio del ricatto. Hanno ragione – conclude Occhiuto – i magistrati della Dda ad invocare attenzione da parte degli enti pubblici e delle istituzioni che sia propositiva e che affronti la questione alla radice”.