Venerdì sera ha sparato con un fucile alle gambe della sorella Marisa, di 21 anni, che era uscita da un bar di Nicotera superiore, nel Vibonese, dove lavorava, per fumare una sigaretta. Oggi, Demetrio Putortì è comparso davanti al gip di Vibo Valentia. Il 25enne dopo poche ore dal fatto di sangue si è consegnato ai carabinieri della Stazione di Nicotera Marina, ammettendo le proprie responsabilità poi il silenzio. Questa mattina Putortì, in aula per l’udienza di convalida dell’arresto, ha risposto alle domande del gip Lorenzo Barracco e, assistito dal suo legale di fiducia Salvatore Pronestì, ha spiegato che non voleva uccidere la sorella ma gambizzarla a causa di alcuni dissidi familiari fra i due che duravano da un bel po’. Demetrio Putortì ha anche fornito indicazioni in ordine al fucile usato per la sparatoria indicando il luogo dove l’avrebbe buttato dopo il fatto di sangue e non ancora ritrovato. L’arma è di provenienza illecita ed il giovane ha spiegato di esserne entrato in possesso da tempo senza però averla mai utilizzata prima. Il gip si è riservato la decisione sulla convalida dell’arresto e la misura cautelare da applicare.