• Grasso inverte l’ordine del giorno: si voterà prima su arresto Caridi

    Il presidente del Senato Pietro Grasso, all’inizio dei lavori dell’Assemblea, ha disposto l’inversione dell’ordine del giorno dei lavori: l’Aula affronterà prima la relazione della Giunta delle Immunita’ sulla richiesta di arresto del senatore Gal Antonio Stefano Caridi e poi riprendera’ a votare articoli e emendamenti del ddl di riforma dell’editoria. “Ritengo che tale argomento debba avere priorità sugli altri”. Immediate le reazioni di chi avrebbe voluto che l’odg rimanesse immutato. Il senatore Antonio è accusato di associazione mafiosa dalla Procura di Reggio Calabria che lo ritiene intraneo alla cupola ‘ndranghetistico-massonica che in Calabria avrebbe “inquinato ogni decisione politico-amministrativa negli ultimi anni”.

    “Colleghi – afferma Grasso – come noto l’ordine del giorno di oggi prevede tra l’altro l’esame di un documento il cui esito potrebbe incidere sia sulla liberta’ personale di un senatore sia sulla stessa composizione della nostra Assemblea e ritengo che tale argomento debba avere la priorita’ sugli altri, pertanto ai sensi dell’articolo 56 comma 3 del Regolamento dispongo l’inversione dell’ordine del giorno”.

    A scaldare i toni nell’aula del Senato è stato soprattutto il socialista Barani, che ha avuto uno scontro verbale con Grasso: “In democrazia deve mettere in condizione il mio gruppo di vedere le carte, e se non lo fa non si comporta da Presidente! Glielo dico ad alta voce perchè io sono socialista e non mi faccio certo mettere paura da lei”. “Nessuno vuole parle paura, senatore Barani, ma quale paura. Se il suo gruppo fosse esistito all’insediamto della legislatura avrebbe avuto il suo posto nella Giunta delle immunità, il regolamento è questo”, ha ribattuto Grasso. L’assemblea del Senato, prima dell’arresto di Caridi, avrebbe dovuto esaminare il ddl editoria e poi la relazione della Giunta delle elezioni sulle contestazioni legate all’elezione di Augusto Minzolini (Fi).