I Carabinieri delle Compagnie di Lamezia Terme e Girifalco, insieme al personale del Goc di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere e una dell’obbligo di dimora emesse dal Gip di Lamezia Terme, rispettivamente nei confronti di Damiano Berlingieri, 27, Federico Bevilacqua, 30 anni, Fabrizio Berlingieri, 29 anni, Armando Berlingieri, 33 anni, Massimo Schiccitano, 41 anni, tutti pluripregiudicati, poiché ritenuti responsabili a vario titolo e in concorso tra loro, della rapina a mano armata e aggravata commessa a San Pietro a Maida il 14 Marzo 2016 in danno di un impiegato bancario che trasportava l’incasso di 10mila euro prelevato poco prima da un supermercato, svariati furti di autovettura commessi in Lamezia Terme, nonché un furto in abitazione accaduto sempre in San Pietro a Maida questa volta ai danni di un’anziana vedova.
La rapina a mano armata
Proprio dalla rapina a mano armata, i militari del Comando Stazione di Maida e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Lamezia Terme, davano inizio ad una serrata attività d’indagine tecnica e tradizionale sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, coordinati dal procuratore Luigi Maffia e del sostituto Marta Agostini, mediante la quale venivano acquisiti numerosi elementi di responsabilità a carico dei prevenuti. Venivano in seguito accertate altre responsabilità penali in capo ai soggetti di cui sopra, in ordine a innumerevoli furti di autovettura nonché di effetti personali custoditi all’interno delle stesse, tutti consumatisi nel comprensorio lametino.
Il furto in casa della vedova nel corso del funerale del marito
Gli inquirenti sono stati inoltre nelle condizioni di poter ricostruire un furto in abitazione perpetrato a maggio ai danni di un’anziana vedova di San Pietro a Maida, derubata durante il funerale del marito. Quest’ultima fattispecie delittuosa veniva portata a compimento con successo da parte dei rei soprattutto grazie alla compiacenza di Massimo Scicchitano che, in particolare, ha fornito contributo fondamentale per la buona riuscita del colpo, rivelando informazioni utili ai correi in ordine a date, orari, struttura dell’abitazione da svaligiare, vie di fuga.
Dalle attività d’indagine sopra delineate sono emersi particolari che hanno rimarcato la pericolosità dei soggetti sopra citati, i quali studiavano e realizzavano i propri intenti delittuosi effettuando accurati sopralluoghi nelle zone in cui poi dovevano effettuare il colpo, si preoccupavano di operare in condizioni di totale sicurezza verificando aprioristicamente l’eventuale presenza di sistemi di videosorveglianza ovvero la presenza di forze dell’ordine studiandone attentamente i movimenti e le abitudini, studiavano gli obiettivi carpendo informazioni utili da soggetti pregiudicati del posto in cui dovevano andare ad operare, adottavano tutte le precauzioni possibili come guanti e passamontagna per evitare di essere riconosciuti).
Arresto in flagranza di reato per Schicchitano
Inoltre, nel corso delle attività di perquisizione svolte questa mattina nell’ambito delle esecuzioni di custodia cautelare per i fatti sopra cennati, Massimo Schicchitano veniva tratto in arresto in flagranza di reato e condotto in carcere, per come disposto dal Sostituto Procuratore in turno Giulia Maria Scavello, in quanto responsabile della detenzione illecita di un’arma da fuoco calibro nove, clandestina e con matricola abrasa rinvenuta all’interno della cucina, della detenzione di circa 100 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina suddivisa in dosi, di un bilancino di precisione, di materiale per il confezionamento nonché della somma di 400 euro in banconote di diverso taglio, successivamente sottoposta a sequestro poiché ritenuta provento dell’attività di spaccio.




