Giacomo Saccomanno è di nuovo candidato a sindaco di Rosarno. E’ già stato primo cittadino della città della Piana e alle ultime amministrative era l’avversario di centrodestra della candidata del Pd Elisabetta Tripodi, che poi vinse le elezioni. Strill.it a ridosso dell’apertura delle urne lo ha intervistato per capire la sua idea della futura Rosarno.
Lei è già stato sindaco del Comune di Rosarno. Le criticità sono cambiate da allora?
Devo dire con amarezza che la situazione è molto peggiorata sotto tutti gli aspetti ed, in particolare, per una presenza massiccia di comunitari e migranti, per un degrado ambientale visibile in tutti i quartieri, per una mancanza di punti di riferimento. Sarà un compito molto difficile andare ad amministrare e ci vuole molto coraggio.
In pratica, lei sfida un’altro candidato del Centrodestra, Idà. Pensa sia un limite?
Non penso che possa essere un limite, in quanto la lista del candidato a Sindaco Idà si è dichiarata di centrosinistra e, quindi, su tale punto esiste un’ampia e possibile rappresentanza. In ogni caso, entrambe sono liste civiche che rappresentano il territorio e che dovrebbero garantire solamente un impegno forte per la ripresa della città e per garantire la competenza per affrontare le molteplici problematiche esistenti.
L’assenza di un candidato di centrosinistra sarà un vantaggio o uno vantaggio?
Sotto l’aspetto democratico è certamente un vulnus. Non penso, però, che si possa avere un vantaggio o uno svantaggio. Probabilmente questo potrebbe favorire la lista di Idà che si è dichiarata durante la campagna elettorale di centrosinistra.
Se dovesse essere eletto, cosa cambierà a Rosarno?
La mia presenza come Sindaco darebbe una maggiore esperienza e la possibilità di partire immediatamente nell’amministrare, conoscendo molto bene la macchina burocratica e le necessità della comunità. Cosa cambierà? La presenza di una squadra competente, piena di entusiasmo e con la voglia di fare e di operare bene nell’interesse della città.