Il Consiglio dell’Ordine dei Medici di Vibo Valentia rimarca “con grande delusione di non essere stato coinvolto né tantomeno consultato unitamente agli altri Ordini della Calabria nel definire le linee guida nella elaborazione del citato decreto e rileva altresì come dalle notizie di stampa e dai comunicati degli Organi Sanitari Regionali e aziendali il succitato Decreto sia stato definito in modo autonomo dalla Struttura Commissariale regionale.
Pertanto a fronte di queste considerazioni e ritenendo come il ruolo dell’Ordine dei Medici sia non solo di mera presenza istituzionale ma rivolto a favorire il corretto, idoneo , proficuo e, insostituibile impegno professionale del medico a difesa e a tutela della salute di tutti i cittadini, invita la Struttura Commissariale a rivedere le decisioni adottate, rimodulando dotazione di posti letto, tipologia, numero , funzioni e organizzazione delle strutture di diagnosi e cura dei P.O. della provincia di Vibo Valentia, tenendo conto delle risorse professionali esistenti con la valorizzazione e il giusto e meritato riconoscimento delle Unità Operative che per qualità ,volume ed efficacia diagnostica, curativa ed assistenziale si pongono a livelli di eccellenza non solo nella sanità regionale rappresentando anche un modello da imitare nel panorama sanitario nazionale.
Il Consiglio dell’Ordine infine, certo di interpretare il bisogno primario della salute dei cittadini di questa provincia, come costituzionalmente garantito e in considerazione del rischio sanitario esistente nel nostro territorio dovuto alla precarietà strutturale dei P.O., tecnologica, di risorse umane a fronte dello spirito di abnegazione della classe medica, che con professionalità e impegno continuo e diuturno mitigano le precarietà e i disagi presenti invitano le Autorità Civili , Politiche, Sindacali e di Associazione a farsi carico e nel rispetto de propri ruoli e nelle sedi competenti, delle problematiche sanitarie improcrastinabili ed emergenziali nella nostra provincia , a perorare la giusta causa relativa all’uguaglianza ed equità delle cure e a pretendere la ridefinizione del Decreto Commissariale nella riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale in relazione ai primari bisogni e necessità di diagnosi cura e assistenza da offrire nei P.O. presenti nella prospettiva di un funzionale e adeguato Ospedale Provinciale in via di realizzazione”.