di Marina Malara – Consegnata al Parco Nazionale dell’Aspromonte la prima bicicletta a pedalata assistita realizzata dagli studenti dell’Istituto “Panella – Vallauri” di Reggio Calabria. Fa parte del primo prototipo delle 3 bici previste nell’accordo stipulato con l’Ente Parco. Questa è una mountain bike da utilizzare nei sentieri dell’Ente Parco, la seconda sarà una bicicletta utile come soccorso medico nelle zone protette e la terza una bici per soggetti con problemi motori. Nell’aula magna della scuola erano presenti il Dirigente Scolastico Anna Nucera, il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Giuseppe Bombino, il Direttore Tommaso Tedesco e i docenti responsabili del progetto Ettore Carmina, Nicola Ielo e Edoardo Morabito. Due anni fa l’istituto ha deciso di occuparsi del tema della mobilità sostenibile trovando la collaborazione e il sostegno dell’Ente Parco che ha anche affidato loro il recupero a “Villaggio de Leo”, Centro Visita del Parco a Sant’Eufemia d’Aspromonte, delle attrezzature della falegnameria De Leo, uno dei primi esempi di impianto industriale evoluto, unico insediamento presente all’interno dell’Aspromonte specializzato nella lavorazione di prima fase del legname, la cui attività produttiva e commerciale è riconducibile agli inizi del XX Secolo. L’insediamento era stato acquistato circa dieci anni fa dal Parco e in parte recuperato. “Si tratta di una vera e propria commessa da parte nostra, ha detto il presidente Bombino, un’innovazione di processo che l’ente ha messo in atto volta a valorizzare le intelligenze dei nostri giovani e ad innescare processi positivi sul territorio. Abbiamo simulato quello che ciascun ente dovrebbe proporre e promuovere sul territorio, cioè un rapporto finalizzato l’ottenimento di un prodotto attraverso una pratica che esalta l’operatività locale. Gli studenti hanno messo in atto una vera e propria catena di montaggio, ideando e producendo questa bicicletta, grazie ad una sinergia di istituzioni che ha guardato a ciò che è presente. L’ente avrebbe potuto acquistare la bicicletta da qualsiasi casa o azienda di fama internazionale. Ma non era questo il nostro intento che tendeva, invece, a coniugare il prodotto ad una esperienza positiva che lascerà una traccia sul territorio incoraggiando i nostri giovani” . Per la dirigente scolastica Anna Nucera è stata un’esperienza entusiasmante, poiché i ragazzi hanno potuto lavorare e spendere le loro competenze in un progetto concreto. Questo lavoro molto importante è collegato anche all’aspetto del recupero ambientale, così importante per l’Istituto Panella – Vallauri. “I nostri sono ragazzi sono già dei tecnici che hanno fatto una scelta di campo, quella dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente e questo progetto è la dimostrazione che è possibile lavorare e recuperare nel rispetto di ciò che ci sta intorno”.