• Inchiesta, porto Gioia Tauro: Contship conquista anche l’intermodalità

    La notizia è di qualche giorno fa ed è certamente positiva. Riguarda la realizzazione del nuovo gateway ferroviario del porto di Gioia Tauro. Cerchiamo di fare chiarezza su questo intervento che è incluso nel famoso Accordo di Programma Quadro  stipulato a  settembre 2010 e che  prevede la realizzazione di un complesso di 20 iniziative per un impegno complessivo di spesa superiore ai 495 milioni di euro.  Finalmente l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, soggetto attuatore,  ha individuato chi realizzerà e gestirà il nuovo gateway. Si tratta della Sogemar spa di Rho, braccio operativo del gruppo Contship Italia (che controlla anche il 50% del locale Medcenter Container Terminal), che ha vinto la gara bandita però, per la prima volta,  nel lontano  settembre del 2012. In quell’occasione  entro il  termine fissato per la ricezione delle candidature, cioè aprile 2013, non pervenne alcuna offerta. La gara fu dichiarata deserta.  Mentre si stava predisponendo il nuovo bando da pubblicare arriva  il progetto preliminare con il quale la società SOGEMAR si candida quale promotore per la realizzazione e la gestione del Nuovo Terminal Intermodale. A vigilare su tutto ciò dovrebbe essere il Comitato di Sorveglianza della Regione Calabria che ogni anno pubblica un’informativa sullo stato dell’arte. Ma le nostre ricerche ci dicono che l’ultima informativa risale al giugno 2014 e che nella riunione del comitato del luglio 2015 l’Apq di Gioia Tauro non era inserito neppure nell’ordine del giorno. Tornando al bando, dopo una seri di tentativi falliti, si arriva  ad oggi con l’aggiudicazione dei lavori. L’appalto ha un finanziamento complessivo di 40 milioni di euro. Di questi, 20milioni di euro, sotto forma di contributo pubblico, sono a carico dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, derivanti dal Pon Reti e Mobilità 2007 – 2013, mentre gli altri 20 milioni di euro saranno investiti da Sogemar.
    La concessione avrà durata trentennale e l’opera dovrà essere realizzata entro 18 mesi dal verbale di consegna dei lavori.
    Secondo l’Autorità Portuale calabrese, è un’infrastruttura strategica che sarà complementare al transhipment e che avrà il compito di intercettare parte dei traffici movimentati tra l’Estremo Oriente e l’Europa, attualmente gestiti dai porti di Rotterdam ed Anversa. Con la realizzazione di questo terminal ferroviario, Gioia Tauro punta a essere un varco intermodale comunitario, inserendosi nell’asse trans-europeo del corridoio Helsinki-La Valletta, come nodo di rilevanza nazionale e crocevia europeo di diverse modalità di trasporto.
    Il gateway ferroviario si estenderà nel territorio compreso tra i Comuni di Gioia Tauro e di San Ferdinando. Si svilupperà, in parte, all’interno del porto, nell’area doganale in concessione al terminalista Medcenter Terminal Container e nella zona dell’interporto. Sarà esteso per 325mila metri quadrati, binari ferroviari per 3,8 chilometri, dei quali 2,7 nel terminal contenitori e circa un chilometro nel terminal intermodale. È previsto il raccordo ferroviario ai capannoni per consentire il carico e scarico di vagoni al suo interno e l’inserimento nei tre binari esistenti di deviatori, in modo tale da rendere indipendente l’utilizzo dei singoli binari. E’ stata prevista anche la centralizzazione delle operazioni ferroviarie che sono così affidate alla Sogemar, che dovrà altresì coordinare il tratto di raccordo tra San Ferdinando e il porto con la rete ferroviaria nazionale.

    Marina Malara