Il deputato Stefano Fassina ha presentato al ministero dell’Istruzione un’interrogazione parlamentare relativamente alla posizione dell’attuale dirigente del liceo Fermi di Cosenza. Secondo quanto si legge nell’interrogazione, l’ex viceministro dell’Economia parla di una “ininterrotta serie di fatti lesivi dei diritti dei lavoratori e della loro dignità, fatti che disattendono le disposizioni contrattuali e che sono stati denunciati e documentati puntualmente dalle locali organizzazioni sindacali del settore scuola”.
Nel dicembre 2013 i rappresentanti sindacali provinciali e regionali hanno consegnato all’ufficio scolastico regionale della Calabria una serie di materiale probatorio, attestante tutte le anomalie e le irregolarità avvenute nel Liceo «Fermi». Nell’aprile 2014 gli stessi rappresentanti sindacali hanno consegnato un corposo fascicolo su quella che è la più grande scuola della provincia di Cosenza e una delle più grandi della Calabria, sia al direttore generale dell’ufficio scolastico regionale che al direttore generale del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Nel luglio 2014, “nonostante la naturale scadenza del contratto triennale del dirigente scolastico del liceo – si legge nell’interrogazione – lo stesso è stato riconfermato nella sua attuale sede.
Dopo alcune ispezioni inviate dall’ufficio scolastico regionale, si è svolta, nel settembre 2014, un’ispezione collegiale inviata dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che ha ascoltato personale docente, personale tecnico e studenti, che ha prodotto una pesantissima relazione, determinando il provvedimento di sospensione del dirigente scolastico, una sospensione che, intervenendo per soli 15 giorni, non ha certamente individuato una soluzione definitiva alle irregolarità riscontrate.
“Ciononostante – scrivono ancora – il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Calabria, a quanto consta agli interroganti, non ha preso ulteriori provvedimenti in merito”.
Fassina chiede al Ministro se intenda “valutare la sussistenza dei presupposti per promuovere iniziative ispettive presso le strutture dirigenziali dell’ufficio scolastico regionale della Calabria e del liceo «Fermi» di Cosenza, per verificare con certezza e trasparenza le motivazioni che hanno condotto alla riconferma del dirigente scolastico, e se, al contrario, non sussistano effettive condotte irregolari tali da giustificare l’individuazioni di soluzioni alternative per la gestione del liceo «Fermi» Cosenza”.
