di Clara Varano – Sulla carta “meraviglioso”! L’augurio è che il progetto non resti solo un’idea. E tra l’idea e la realizzazione di qualcosa di veramente necessario per la Calabria c’è lo studio di fattibilità. Di cosa parliamo? Di una linea ferroviaria, riveduta e corretta, in certi casi sostituita da alternative valide, che colleghi Cosenza e Catanzaro. Nono solo, nell’ottica futuristica della realizzazione delle due metropolitane quella Cosenza-Unical e Catanzaro Germaneto, saranno unite, idealmente, le due università. Un collegamento rapido che ha l’obiettivo di favorire, attrarre domanda di trasporto fra le due aree abitate da circa 500mila persone, incentivare scambi nuovi commerciali, culturali e sociali e decongestionare il traffico stradale e autostradale, valorizzando le arre interne e annullando i fenomeni di spopolamento. Non c’è che dire: niente male davvero, sulla carta. Bisogna solo attendere lo studio di fattibilità che avverrà al più presto, finanziato con i fondi europei 2014/2020 e potrà partire il progetto.
Oggi la linea ferroviaria che collega Catanzaro a Cosenza è interrotta da una frana e da Soveria Mannelli non si può più proseguire verso Cs. Se si considera che è l’unico mezzo di trasporto, a parte i servizi sostitutivi, che porti a Cosenza è un disagio incalcolabile, come sottolinea in conferenza stampa, a Mario Oliverio, all’assessore Roberto Musmanno ed al direttoree delle Ferrovie della Calabria Giuseppe Lo Feudo, un giovane abitante di quella zona: “Per noi la situazione, dal 2009 è invivibile. I servizi sostitutivi sono inadeguati ed impiegano circa 3 ore a portarci a destinazione. Tanto vale usare il proprio mezzo”. La nuova linea, infatti ha anche lo scopo di risolvere i problemi idrogeologici presenti rendendo più efficiente il trasporto pubblico locale. Non sarà, ove “fattibile” il tutto, soltanto una chimera veder sfrecciare treni Intercity sulla nuova ferrovia.