di Marina Malara – Una sinergia istituzionale finalizzata a trattenere i nostri giovani, a far sapere loro che qui al sud in generale, e nell’area dello Stretto nello specifico, ci sono le opportunità per costruirsi un futuro solido e concreto. Questo vuole essere il Salone dell’Orientamento, presentato presso la Sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria e che quest’anno festeggia la sua decima edizione con una novità fondamentale, una nuova tappa, dal 4 al 6 novembre, al Palacultura di Messina. Tappa che si aggiunge a quella in programma a Palazzo Campanella dal 12 al 14 novembre. Nell’agorà del Consiglio regionale della Calabria verranno allestiti diversi stand che offriranno notizie utili sulla formazione universitaria, post-laurea e professionale, sulla ricerca di lavoro e sull’imprenditoria, nonché sulle occasioni di mobilità europea per ragioni occupazionali, di formazione e volontariato. Nell’ambito del Salone dell’Orientamento è previsto anche il Professional Day. Il 4 e 5 novembre a Palazzo Mariani in piazza Antonello a Messina e il 12 e 13 novembre presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, laureandi, laureati e disoccupati potranno incontrare le aziende presso gli stand espositivi, presentare il proprio curriculum vitae e partecipare a colloqui di selezione. Alla conferenza stampa sono intervenuti Nicola Irto, Presidente del Consiglio Regionale della Calabria; Federica Roccisano, Assessore regionale alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili; Francesco Macheda dirigente della Provincia reggina; Pietro Alito, funzionario settore lavoro Città Metropolitana di Messina, Dario Caroniti, Presidente del Centro Orientamento e Placement, Università di Messina; Alberto De Capua, Prorettore delegato per l’Orientamento e il tutorato, Università Mediterranea; Natina Crea, Segretario generale CCIAA di Reggio Calabria; moderatore Marco Garganese, Presidente della Cooperativa Cisme.
“Sono particolarmente felice di presentare qui, a Palazzo Campanella, questo Salone dell’Orientamento – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto – che giunge al suo 10° anno di vita e non posso dimenticare di essere stato parte di quel senato accademico che 10 anni fa ha promosso il primo salone. L’obiettivo è anche quello di migliorare – ha evidenziato Nicola Irto – quei dati che ci dicono che c’è un calo degli iscritti negli atenei calabresi. Dobbiamo cercare di trattenere i nostri giovani nella loro terra, presentando bene quello che la Calabria offre dal punto di vista dell’università e della ricerca. Ribadisco la nostra disponibilità anche per i prossimi anni sia per l’organizzazione dell’evento che per l’ospitalità. E’ nostra ferma intenzione sostenere con il massimo sforzo le politiche del lavoro, canalizzando in questa direzione una consistente fetta dei fondi della programmazione comunitaria”. Secondo il Presidente del Consiglio regionale: “Serve un ragionamento complessivo che riparta dall’orientamento perché non vada sprecata neanche una sola opportunità”. Ha creduto subito in questo progetto, sottopostole dopo pochi giorni dal suo insediamento, l’assessore regionale alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili, Federica Roccisano che ha definito allettante l’opportunità di coinvolgere tutta l’area dello Stretto e le altre Regioni del sud. E’ fondamentale, ha detto, una strategia comune per lo sviluppo del Mezzogiorno, c’è la necessità di ragionare insieme. Siamo orgogliosi di partire da Reggio, che è il baricentro del mediterraneo, con questa idea di coesione reale per le prospettive sul futuro. Diamo una possibilità in piu ai nostri giovani di scegliere la loro terra rimanendo loro che sono il futuro della Calabria. Dario Caroniti, Presidente del Centro Orientamento e Placement, Università di Messina, parla della volontà di dare l’immagine di una città dello Stretto unita, anziché farsi concorrenza. Non si può avere futuro senza cultura e università. All’università si fa cultura ma si pensa anche alla proiezione e all’ inserimento nel mondo del lavoro. Non è necessario andarsene per lavorare, almeno nella fase formativa. L’Università serve alle imprese e viceversa, la crescita economica e quella culturale vanno a braccetto. Infine Alberto De Capua, Prorettore delegato per l’Orientamento e il tutorato, Università Mediterranea ha annunciato le tante novità in questo salone, poiché da un paio d’anni è cambiato il modo di fare orientamento decidendo di mettersi insieme e di creare un network. “Da soli non si riesce ad essere attrattivi, quindi stiamo insieme come istituzioni per dare un opportunità alla città, non solo per trattenere i nostri giovani, ha detto De Capua, ma anche per portare i giovani delle altre regioni a studiare qui. C’è un calo degli iscritti che fisiologico nelle regioni più povere ma abbiamo i numeri per farcela”.
