di Domenico Grillone – Non c’è stato nessun problema per il presidente Mario Oliverio ad ammettere, nel corso dell’incontro programmato con i giornalisti durante la Festa dell’Unità della Sinistra, che i pesanti rilievi della Corte dei Conti sono importanti, anche se sono “cose che per noi non rappresentano una novità”. Rilievi largamente condivisi dal Governatore il quale considera la stessa Corte “non un impaccio ma uno strumento di controllo con il quale occorre interagire quotidianamente, sia pure ognuno con i rispettivi ruoli. Perché noi abbiamo bisogno, proprio attraverso i controlli, di rendere trasparenti i bilanci e soprattutto l’attività amministrativa”. Affiancato dal consigliere regionale e capogruppo La Sinistra, Giovanni Nucera, il governatore ha parlato della necessità di un riordino, di una riorganizzazione radicale della macchina della Regione “per la quale noi abbiamo uno specifico crono programma. Entro il 31 ottobre definiremo questa riorganizzazione e provvederemo successivamente ad una rotazione delle funzioni di responsabilità (vedi dirigenti, ndr) e soprattutto si procederà ad un’opera di decentramento ed alleggerimento delle funzioni gestionali della Regione”. Adesso per il presidente Oliverio serve una inversione di tendenza affinché “si affermi la trasparenza, l’efficacia nell’utilizzazione delle risorse, oltre ad un rapporto fecondo tra la Regione e la Corte dei Conti”. Sulla sanità il presidente Oliverio, sottolineando il fatto che non esiste un problema personale con il commissario Scura, parla della necessità di “mettere in piedi un sistema sanitario capace di recuperare la fiducia nei riguardi dei cittadini e di tutelare e garantire la tutela e la cura della salute dei calabresi”. Cinque anni di commissariamento nel campo della sanità, ma per Oliverio c’è stato solo un aggravamento delle condizioni del sistema sanitario. “Sfido chiunque a dire che si sta meglio oggi quando ci si rivolge ad una struttura sanitaria, rispetto a qualche anno addietro”. Un trend che purtroppo non si è invertito. Al contrario, si sta progressivamente aggravando. E nella mia qualità di presidente della Regione non posso far finta di nulla”. Oliverio parla, per fare un esempio, della sua decisione a marzo scorso di far assumere oltre 100 medici in quegli ospedali cosiddetti hub in cui c’era maggiore necessità, prendendosi la responsabilità di firmare l’apposita delibera “Da allora ad oggi nemmeno un’unità medica è stata rimpiazzata. Ma il trend come si inverte se non si qualificano i servizi? Siamo la Regione che per quanto riguarda la prevenzione rimane agli ultimi posti. Invertire il trend significa investire in modo mirato per creare le condizioni per riqualificare gli ospedali. Ma intanto i dati dicono che al momento non c’è stata nessuna inversione di tendenza”. “Non demonizzo il privato ma c’è bisogno di investire sulla sanità pubblica, mi batterò senza risparmio d’energia – ha aggiunto il presidente sulla stessa questione – non mi fermerà nessuno. Perché so di fare l’interesse dei calabresi a garanzia di un diritto fondamentale, la salute”. Sul tema della legalità Oliverio evidenzia che la vicenda di rimborsopoli non ha nulla a che vedere con le sue scelte. “Vorrei ricordare che alla prima seduta del Consiglio regionale avanzai una proposta di modifica dello statuto della Regione, allineandolo a quello delle altre. Modifica poi approvata quasi all’unanimità. Ma con tempi incredibili. Dopo la modifica ho dato vita ad una nuova giunta che avesse, in questo contesto, il segno di una forte discontinuità. Perché era necessario dare un segno di novità. Ma senza le modifiche statutarie tutto questo non poteva essere fatto”. E poi aggiunge. “Strano, ma i fatti me li chiedono coloro i quali hanno provocato un disastro in Regione. Per essere giudicato occorre un tempo ragionevole, quello giusto per produrre cose nuove”. Un accenno alla volontà da parte del ministro Alfano realizzare il ponte sullo Stretto, “ipotesi strumentale ed una vera scappatoia per sfuggire ai veri problemi”, e poi la questione del reddito minimo, proposta dal consigliere Giovanni Nucera. “Bisogna valutare le risorse disponibili – ha risposto il governatore – ma in ogni caso bisognerà assumere misure che siano di inclusione sociale”. Già avviato, secondo quanto ha affermato Oliverio, un processo di liquidazione di società in house e Fondazioni varie. “Si è costruito una ragnatela di potere che sull’illegalità ha spostato risorse non indifferenti, impossibili anche a rendicontare. I rilievi della Corte dei Conti parlano, appunto, di sottrazione di risorse attraverso scatole cinesi”. Sulla recente sentenza del Consiglio di Stato riguardo la “retrocessione” di diversi dipendenti della Regione, Oliverio mostra qualche perplessità. “Bisogna valutare la sentenza dal punto di vista giuridico ed amministrativo. Certo è che dopo 15 anni, anziché uno, è difficile comprendere questa sentenza”.
