E’ giunta alle 19.30 nel porto di Vibo Valentia Marina, scortato dai mezzi navali della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza, il Pattugliatore polifunzionale d’Altura nave Luigi Dattilo, appartenente alla 6^ Squadriglia della Guardia Costiera di Messina proveniente dal Canale di Sicilia.
Il pattugliatore aveva a bordo 835 migranti di nazionalità Siriana, Africa Sub Sahariana, Eritrea, Etiope, Palestinese e Senegalese in discrete condizioni di salute e recuperati nei giorni scorsi nelle acque del Canale di Sicilia, a bordo di due barconi e due gommoni alla deriva. Tra i migranti soccorsi da Nave Dattilo a circa trenta miglia dalle coste libiche, 615 uomini, 189 donne di cui 10 in stato di gravidanza, vi erano anche 31 minori.
Il dispositivo di accoglienza e verifica disposto dal Prefetto di Vibo Dott. Giovanni Bruno, ha visto impiegate le varie forze dell’Ordine – Polizia – Carabinieri – Guardia di Finanza – Guardia Costiera – Forestale, tutte inglobate nell’Ordinanza del Questore di Vibo Dr. Angelo Carlutti, come anche i Vigili del Fuoco, l’Asp di Vibo, la Protezione Civile e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, che hanno contribuito ognuno, per quanto di competenza, alle attività predisposte nella riunione di coordinamento tenutasi nella mattina di ieri presso la Sede della Guardia costiera di Vibo Valentia e presieduta dal Prefetto.
I primi a salire a bordo del Pattugliatore Dattilo, sono stati i Sanitari del 118, che hanno effettuato le verifiche sanitarie dei migranti e delle donne in stato di gravidanza.
Subito dopo sono salite le Squadre di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile della Polizia di Stato, dei Carabinieri, del Roan della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Vibo.
Un prezioso lavoro finalizzato ad individuare gli “scafisti” è stato effettuato dai militari della Nave Dattilo, che per tutto il trasferimento dal Canale di Sicilia al porto di Vibo hanno studiato i movimenti ed hanno individuato i soggetti dediti al traffico di migranti, dividendoli dal resto degli altri.
Una volta a terra, sono proseguiti gli accertamenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera che, anche con la raccolta di testimonianze fornite da taluni migranti, hanno contribuito a definire le responsabilità di cinque scafisti, ora fermati. La posizione dei sei è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.
Successivamente si è provveduto alle attività di sbarco dei migranti, dell’identificazione e del trasferimento degli stessi con i pullman nelle strutture ricettizie secondo un piano di accoglienza predisposto dal Ministero dell’Interno. In Particolare 35 migranti permarranno nella Provincia di Vibo.
Il Pattugliatore della Guardia Costiera, riprenderà, invece la navigazione per il rientro alla Sesta Squadriglia di Messina nella giornata di domani.