di Angela Panzera – Tre assoluzioni, molte conferme delle pene inferte in primo grado, ma anche molte richieste di non procedere per prescrizione. Si può riassumere così la requisitoria effettuata oggi in Corte d’Appello dal sostituto procuratore generale, Domenico Galletta, impegnato a sostenere l’accusa nell’ambito del processo di secondo grado scaturito dall’inchiesta “Konta Korion”, celebrato contro presunti affiliati alle cosche di Condofuri. Il 25 luglio del 2013 il Tribunale reggino, presieduto da Olga Tarzia, aveva disposto 23 condanne e 24 assoluzioni. Il pm antimafia Antonio De Bernardo ha però appellato le assoluzioni di Leone Caridi, Francesco Gurnari, Carmelo Modaffari, classe 1976, Pasquale Modaffari, Giuseppe Nucera e Tommaso Ollio. Per tutti questi imputati il pg Galletta ha chiesto alla Corte presieduta da Lilia Gaeta una condanna a 9 anni di carcere. Per Leonardo Occhibelli invece sono stati invocati 3 anni e per Pietro Praticò 2 anni e 6 mesi di reclusione. Chiesta la conferma della condanna, che ammonta a 9 anni di carcere, per Concetto Manti, Pietro Miceli e per l’ex assessore Filippo Rodà, considerato il referente politico delle cosche Rodà-Casile. Nove anni sono stati invocati anche per Giuseppe Poerio, che in primo grado fu condannato a 10 anni e 6 mesi, ed Ernesto Pontari, punito con 10 anni. La richiesta di una condanna leggermente inferiore è dovuta alla prescrizione di alcuni reati. Stessa cosa per altri 10 imputati condannati in primo grado a pene che oscillavano fra 3 anni e l’anno di carcere. Tutto prescritto, almeno per il pg Galletta. L’inchiesta “Konta Korion” portò allo scioglimento per infiltrazione mafiosa del comune di Condofuri. L’indagine dei sostituti procuratori della Dda, Antonio De Bernardo e Federico Perrone Capano, mise nel mirino la cosca Rodà-Casile, che avrebbe infatti, condizionato illecitamente, le attività dell’ente. Il Processo d’appello è stato aggiornato al 30 marzo giorno in cui inizieranno gli interventi dei difensori.
Qui di seguito si riportano richieste di condanna e assoluzione effettuate dalla Procura Generale:
Gianfranco Aquino non doversi procedere per prescrizione ( 1 anno in primo grado)
Bruno Bertone 3 anni ( 1 anno in primo grado)
Roberto Caratozzolo non doversi procedere per prescrizione ( 1 anno in primo grado)
Domenico Caridi conferma condanna (3 anni e 4 mesi in primo grado)
Pietro D’Agui 2 anni e 6 mesi (1 anno in primo grado)
Pietrino Fazzari non doversi procedere per prescrizione (1 anno e 6 mesi in primo grado)
AntonioGrasso non doversi procedere per prescrizione (1 anno in primo grado)
Filippo Guglielmini assoluzione ( 3 anni e 6 mesi in primo grado)
Caterina Iriti assoluzione (3 anni e 6 mesi in primo grado)
Massimo Antonio Nucera assoluzione (3 anni e 6 mesi in primo grado)
Antonio Rocco Ieropoli non doversi procedere per prescrizione (1 anno in primo grado)
Francesco Marzano non doversi procedere per prescrizione (1 anno in primo grado)
Giuseppe Scattareggia non doversi procedere per prescrizione (1 anno in primo grado)
Francesco Timpano non doversi procedere per prescrizione (1 anno e 6 mesi in primo grado)
Concetto Manti conferma condanna (9 anni in primo grado)
PietroMiceli conferma condanna (9 anni in primo grado)
FilippoRodà conferma condanna (9 anni in primo grado)
Tommaso Miceli (cl. 49) 3 anni e 6 mesi (2 anni in primo grado)
Tommaso Miceli (cl. 61) non doversi procedere per prescrizione (3 anni e 6 mesi in primo grado)
Giuseppe Poerio 9 anni (10 anni e 6 mesi in primo grado)
Ernesto Pontari 9 anni (10 anni in primo grado)
Domenico Stelitano 2 anni e 6 mesi (1 anno in primo grado)
LeoneVioli non doversi procedere per prescrizione (1 anno in primo grado)
Leone Caridi 9 anni (assolto in primo grado)
Francesco Gurnari 9 anni (assolto in primo grado)
Carmelo Modaffari, cl. 76, 9 anni (assolto in primo grado)
Pasquale Modaffari 9 anni (assolto in primo grado)
Giuseppe Nucera 9 anni (assolto in primo grado)
Tommaso Ollio 9 anni (assolto in primo grado)
Leonardo Occhibelli 3 anni (assolto in primo grado)
Pietro Praticò 2 anni e sei mesi (assolto in primo grado)